Pechino - 12/Mar/2003 «»


Prima mattina in Cina, subito una figuraccia per farci riconoscere: la sveglia che avevo puntato sul cellulare non è suonata. Ci ha telefonato la guida all'ora del ritrovo, ore 9, buttandoci giù dal letto. La colazione a buffet aveva un ottimo aspetto, ma ... non avendo tempo ci siamo accontentati di due misere brioche.
Prima tappa della giornata Piazza Tienanmen e non è proprio come me l'aspettavo. Vedendo immagini in televisione o anche sui libri di solito si vede uno spazio immenso, tanta gente che cammina e sullo sfondo l'ingresso della città proibita; invece ... certo la piazza è realmente enorme, ma tutt'intorno ci passano macchine ... tante macchine di tanti cinesi!
Piazza Tienanmen è la piazza più grande del mondo, 800 metri di lunghezza per 500 di larghezza ... mozzafiato. Qui Mao, dalla Porta Tienanmen, nel 1949 proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese.
La scritta ai lati della foto di Mao e da lui proclamata dice: "Diecimila anni alla Repubblica Popolare" Cinese".
Da qui si entra nella Città Proibita, una città nella città, immensa ed affascinante, carica di storia e di ricordi. Gli interni dei padiglioni sono colossali, le facciate invece spiccano per i colori rossi ed i tetti gialli (colore imperiale)
Ci sono 9999 stanze (il 9 è il numero dell'imperatore). Nell'arco di 500 anni si sono succeduti 24 imperatori delle dinastie Ming e Qing. Fu eretto nel 1406 dal terzo imperatore della dinastia Ming. Superata la Porta Meridiana, via di accesso per la Città Proibita, si trovano, a protezione degli edifici realizzati interamente in legno, cinque ponti che rappresentano le cinque virtù cardinali del confucianesimo. Superata la Porta della Suprema Armonia si passa alle tre sale dell'Armonia: Suprema, Media e Protettrice. Nella prima l'imperatore svolgeva le funzioni statali; due scalinate conducono alla sala, divisa da una lastra di marmo decorata su cui veniva posta la portantina dell'imperatore. All'interno si trova il trono imperiale. Nella seconda sala venivano ricevuti i ministri. Nell'ultima sala l'imperatore presiedeva alle fasi finali degli esami di ammissione all'amministrazione pubblica.
Per il pranzo abbiamo finalmente iniziato ad utilizzare le bacchette, ci siamo divertiti e non abbiamo fatto fatica. Fortunatamente Marina ha acconsentito a mangiare con noi (di solito aveva, con l'autista, un tavolo separato ed un menù diverso), così da spiegarci cosa stavamo mangiando ed in che ordine mangiarlo.
Nel primo pomeriggio ci siamo concessi una gita fuori programma proposta dalla guida: un giro in risciò tra gli hutong, le vie popolari cinesi, e due soste, una in una casa privata e l'altra in un asilo. Il tutto è stato, per me, prezioso perchè ha consentito di vedere qual è la vita reale e non solo i maestosi monumenti! Girare con il risciò ci ha permesso di attraversare vie povere, sporche, ma dignitose e vedere i cinesi all'opera nella vita quotidiana.
La visita alla casa privata ci ha concesso di comprendere quali siano le condizioni di vita e in quali spazi vivano più famiglie. Dove siamo stati noi infatti c'era una stanza comune, una sala, che dava su un cucinotto, non abitabile, e due camere da letto in cui vivevano tre generazioni: i nonni, i figli ed i nipoti. Impressionante! E forse questa abitazione era una delle più grandi. La vista all'asilo invece ha comunicato tanta tenerezza; siamo arrivati che i bambini avevano appena terminato il pisolino pomeridiano e si apprestavano alla merenda. Avevano ancora delle tenere facce assonnate. Il metodo didattico di questo asilo è quello Montessori.
Abbiamo concluso la giornata con la visita al Palazzo d'Estate: in realtà del Palazzo non abbiamo visto nulla, solo il giardino con il "tunnel dell'amore", lungo più di 700 metri, realizzato interamente in legno e affrescato con colori vivaci dove si narra che una coppia di giovani vi fosse entrata da amici e ne fosse uscita da innamorati e la Nave di Marmo, fatta costruire dalla regina Cixi (per insediarsi al trono spodestò il nipote ed il figlio adottivo, ufficialmente gravemente malato) con grande cinismo a ringraziamento dell'ingente somma, destinata alla flotta miliare, trafugata per costruire il parco.
A concludere la giornata una cena meravigliosa in uno dei migliori ristoranti del centro dove ci siamo gustati la favolosa Anatra Laccata! E' arrivato il cuoco in sala con un carrello contenente un'enorme anatra laccata tutta per noi. L'ha disossata e la cameriera ci ha mostrato come mangiarla: in tavola c'erano delle specie di piadine sottili ed dei panini tondi piccoli già tagliati a metà; si riempiono con bocconi di anatra, cipolla e salsa di soia e .... paradisiaci! Penso sia stata una delle migliori cene gustate in Cina.

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