Hangzhou - 18/Mar/2003 «»
Una giornata è stata sufficiente per visitare tutti i luoghi più rilevanti di questo angolo di paradiso. La nostra mattina è iniziata presto e siamo andati a visitare la
Pagoda delle Sei Armonie, utilizzata per accattivarsi la protezione delle divinità fluviali ed in seguito utilizzata come faro. E' alta 60 mt. ed è costituita da 15 piani, su alcuni dei quali si può salire per vedere il panorama del fiume. Sulle punte dei tetti ci sono 104 campanelle che suonano appena soffia il vento. Le sei armonie buddhiste sono: corpo, parola, pensiero, resistere alle tentazioni, accumulare ricchezze e formulare giudizi.
C'è anche una leggenda abbinata a questa pagoda: il serpente bianco. Un giovane aveva comperato una serpe bianca che nessuno voleva perché considerata di cattivo augurio. Era rimasto colpito dalla dolcezza dello sguardo dell'animale. Fu però costretto dal suo maestro ad abbandonarla. Dopo qualche anno il serpente si trasformò in una stupenda fanciulla. I due si ritrovano e si innamorano. Da questa unione nacque un figlio. Un monaco riuscì a trasformare nuovamente la fanciulla in serpente e la seppellì sotto la pagoda delle Sei Armonie. Il figlio, una volta cresciuto, riuscì però ad uccidere il monaco e a liberare il serpente e a distruggere la pagoda.
Attorno c'è un parco con la riproduzione in miniatura di tante pagode, circa un centinaio, che si trovano diffuse per tutta la Cina. Anche qui c'è un giardino con bonsai.
Da qui siamo andati a visitare il
Lago Occidentale. Per giungere alla banchina da cui parte un'imbarcazione che fa un piccolo giro sul lago, abbiamo attraversato un grande parco: in una zona c'erano 10 pavoni, alcuni anche bianchi, e molti hanno iniziato a fare la ruota, i maschi, per attirare l'attenzione delle femmine.
Il battello ci ha portato su una delle 4 isole del lago, ma non è particolarmente significativa. Si chiama
Giardino Huagang, famoso per i suoi enormi pesci rossi. Davanti all'isola ci sono 3 piccole pagode sull'acqua con 5 fori. Durante le notti di luna piena vengono riempite di candele che si riflettono sull'acqua.
Anche per il lago c'è una leggenda:
La Leggenda del Drago e della Fenice. Racconta di un drago bianco, che viveva in una grotta lungo il fiume, e di una fenice dorata, che viveva sulla sponda opposta nella foresta. Un giorno si incontrano in un'isola fatata e trovano una perla che emana una luce intensa. Le due creature hanno iniziato a prendersene cura ed è diventata la perla più luminosa del creato. La regina dell'Ovest, affascinata dalla bellezza della perla, riesce a sottrarla nel sonno e la chiude nel suo palazzo, protetta da 9 porte. Per festeggiare il suo compleanno però mostra la perla ad alcuni amici ed inavvertitamente le cade sulla terra, creando così il lago occidentale. Il drago e la fenice, per continuare a proteggere la loro "perla" si sono trasformati nella due colline che si trovano attorno al lago.
Prima di andare a pranzo abbiamo ancora visitato la farmacia più antica della città. Il negozio è tutto in legno, con un soffitto molto alto. Da un lato si vendono le medicine delle case farmaceutiche, da un'altra invece ci sono numerosi vasi contenenti erbe medicinali. Abbiamo visto preparare una medicina, prendendo i componenti da differenti cassetti e vasi e pesarla con la bilancia a mano. Usciti da qui siamo andati a cercare un "calzolaio" perché mi si era rotta la cerniera della giacca e non riuscivo più ad aprirla. Lungo una via non molto larga abbiamo trovato un signore che aggiustava scarpe ed ha acconsentito ad aiutarmi. Dopo i primi tentativi ha deciso di far uscire la cerniera dall'alto, così ha tolto i due blocchi, scucito un angolo e liberato la cerniera. E' poi arrivata la moglie a completare il lavoro con la macchina da cucire. Il tutto in 10 minuti e per pochissimo.
Il centro moderno con negozi alla moda
Dopo pranzo siamo andati al tempio buddhista,
Tempio Lingyin, molto affollato. Nel IV sec. un buddhista indiano notò che le rocce del luogo ricordavano una cima sacra dell'India e disse che erano "giunte in volo" proprio da là. Qui di conseguenza fu immediatamente costruito un tempio. Ci sono le statue del Buddha del presente, del Buddha del passato e del Buddha del futuro. Il più simpatico è quello del futuro, seduto, con un grosso pancione, che significa abbondanza, ed un allegro sorriso. Nella sala centrale, delle 3 presenti, c'è una enorme statua del Buddha Sakyamuni, alta 20 mt e realizzata con legno di canfora.
E per concludere la giornata siamo andati a visitare una fabbrica che raccoglie, essica e vende il thè verde. Le colline attorno ad Hangzhou sono infatti cosparse di alberelli, non molto alti, di foglie di thè verde. Le foglie migliori, ci hanno spiegato, sono quelle più chiare. Anche qui, naturalmente, oltre l'assaggio, abbiamo fatto l'acquisto!!
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