Beja - Merida - 17/Aug/2008 «»


La prima tappa della giornata è stata Evora. Non ci sono problemi di parcheggio. Noi abbiamo scelto uno sterrato in Porta do Raimundo.
Si arriva velocemente alla Praca do Giraldo, dove avvenivano i roghi pubblici durante il periodo dell?Inquisizione, ma oggi non c?è traccia di nulla.
Percorrendo la via dei negozi, R. 5 de Outubro (oggi solo quelli di souvenir sono aperti) si arriva alla SE?. Interessante è la visita del chiostro (anche se non da paragonare a quelli di Batalha ed Alcobaca). Poco distante si trova il tempio romano del II o III sec. con 14 colonne corinzie.
Infine siamo stati alla Igreja de Sao Francisco per vedere la Capela dos Ossos. Si accede da una porta con sopra la scritta ?Noi ossa che qui riposiamo, vi attendiamo?. All?interno vi sono teschi, appartenuti a 5.000 persone e raccolti da francescani nei cimiteri sovraffollati.
Poi ci siamo recati ad Estremoz, altra cittadina cinta da mura.
Qui abbiamo parcheggiato nella grande piazza Rossio, fatto pranzo e poi siamo saliti verso il castello, dove si trova il Palazzo Reale e la Torre delle Tre Corone. La particolarità di questa zona è il marmo, ed è impressionante vedere come tutte le case, anche le più decadenti e trasandate, abbiano gli ingressi di marmo. Naturalmente anche l?acciottolato delle strade è di marmo!
La visita nel complesso è stata abbastanza deludente.
Più interessante invece è stata Elvas, non molto distante, ed a soli 9 km dalla Spagna.
Abbiamo trovato parcheggio sotto le mura, vicino a Praca 25 de April, mangiato un gelato in Praca da Repubblica, appena fuori l?Igreja de Nossa Senhora da Assuncao, e poi siamo saliti ancor di più, fino al castello, passando dal grazioso Largo de Santa Clara con un pelourinho, ai cui ganci metallici venivano attaccati i criminali, avente alle spalle un bel passaggio ad arco. Il castello purtroppo era chiuso, ma siamo riusciti comunque a fare qualche passo sulle mura e a godere del panorama sulla pianura sottostante.
Lasciando infine la cittadina, siamo passati sotto al mastodontico acquedotto con varie file di archi.
Ci saremmo potuti fermare qui per la notte, ma data la vicinanza con la nostra prima tappa spagnola, Merida, ci siamo portati avanti, lasciando così, con un po? di tristezza, il Portogallo, ma sapendo però di avere ancora un po? di giorni di vacanza e un po? di tappe da toccare!!

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