Canton - 25/Mar/2003 «»
Il conto alla rovescia procede, mancano le ultime due città, Canton ed Hong Kong, e poi si riparte. Ho lasciato con piacere Guilin perchè avevamo una guida davvero sgradevole, oggi non ci ha nemmeno accompagnato all'imbarco, cosa che hanno sempre fatto le altre guide.
Questa mattina siamo andati alle Grotte del Flauto di Canna, ricche di stalattiti e stalagmiti. Peccato fossero illuminate da luci di colori diversi, sembrava una discoteca. Con molta fantasia si riescono a vedere tante cose: fiori, funghi, leoni, zanzariere, babbo natale, frutti, una rana ...
Quindi siamo andati a vedere un negozio di perle di mare, ma ho tarpato in fretta le ali alla signorina che si è avvicinata, cercando di vendere, dicendole che avevo già tutto.
Quindi ci siamo diretti all'ultima tappa, la
Collina di Fubo, dalla cui cima si gode un bel panorama della città e dei picchi attorno.
Di bello a Guilin c'è solo il giro in battello sul fiume Li.
Sull'aereo abbiamo utilizzato le mascherine, perchè diversi tossivano; comunque non eravamo gli unici ad averle, saremo stati una quindicina.
Comunque la nuova guida a Canton, una signora molto loquace, ci ha detto che da loro non servono, che è già stato tutto controllato, ma di indossarle l'indomani sul battello per Hong Kong! Ha parlato più lei in un'ora che la guida di Guilin in due giorni!
Questa sera abbiamo avuto un banchetto tipico. In realtà io ho mangiato un maialino arrosto, buono, che sembrava l'anatra laccata di Pechino, mentre Marco ha assaggiato il pesce in umido.
26 marzo 2003
Abbiamo iniziato la giornata con la visita del mercato e siamo passati sia nella zona della frutta, sia in quella delle medicine, sia dei pesci, delle rane, delle tartarughe, dei serpenti essiccati, delle formiche, dei millepiedi, delle cicale ... brrrr! Interessante. Non abbiamo visto comunque cani e gatti, perchè non è il periodo, si mangiano d'inverno!
Il quartiere del nostro albergo è Shamian, con palazzi in stile coloniale inglese, belli, ordinati e puliti.
Siamo andati al
Tempio della Famiglia Chen, dove venivano onorati i defunti. In una zona del tempio ci sono i lavori realizzati in avorio, molto belli, ricchi ... pazienza cinese! Il tempio in sè invece è stato per me poco interessante, soprattutto confrontandolo con tanti altri visti precedentemente.
Non poteva mancare la sosta ad un negozio convenzionato, quello della porcellana. Dopo molta incertezza Marco ha trovato un pezzo particolare e delicatissimo che gli piaceva ed abbiamo così fatto l'investimento.
Nel pomeriggio abbiamo preso, con la mascherina calata sul viso, il catamarano per Hong Kong. La nuova guida ci ha ricevuto con la mascherina, cosa che ci ha molto sorpresi, ma poi ci ha spiegato che va usata nei luoghi affollati ed in macchina poi l'ha tolta.
A lei non risultava che noi avessimo mezza giornata di visite con lei l'indomani, ma .. no problem, avrebbe verificato con la sua agenzia e ci ha dato appuntamento per la mattina successiva.
Prima di salutarci, ci ha mostrato una cartina della città ed indicato le zone interessanti, ma non troppo lontane dall'albergo e quindi raggiungibili a piedi.
Avendo la cena libera, ed essendo stanchi del cibo cinese, siamo andati da Mc Donald, naturalmente, dove ho assaggiato un panino con dentro un uovo al burro ... buono!!!. I negozi sono aperti sino alle 22-23, quindi non c'è fretta. Ci siamo comprati 2 magliette con scritte cinesi nella via centrale, che erano in offerta, poi siamo andati al mercato notturno, dove si comprano orologi falsi. Marco cercava un IWC, ma non c'era ad HK il modello d'oro, quindi non ha acquistato. Io invece ho trovato una borsetta piccola, a tracolla, di Louis Vuitton. Siamo tornati in albergo alle 23 stanchi morti.
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