Isole Tremiti - 15/Aug/2011 «»
Anche per questa mattina partenza alle 09:00 dal porto di Rodi con destinazione
Isole Tremiti.
È da tanto tempo che pensiamo di andarci e finalmente l'occasione è arrivata.
La traversata dura un'ora e mezza.
All'orizzonte si stagliano tre isolotti, San Domino, quello più grande e animato da vari alberghi, San Nicola, con i suoi edifici medievali e la piccola e disabitata Capraia.
Appena scesi dal traghetto si viene abbordati con varie proposte, da quella a miglior prezzo per un tour collettivo delle grotte, a quella più particolare, ma più costosa, dell?affitto di un gommone per l'intera giornata.
Ovviamente eravamo interessati a questa seconda opzione.
Abbiamo chiesto vari prezzi e si aggiravano intorno ai 120 ? per un gommone piccolo con tendalino.
Eravamo riusciti a trovarne uno a 100 ?, ce lo stavano già preparando, ci avevano consegnato i documenti dell'assicurazione, quando, sono venuti a dirci che non potevano più darcelo, che non andava, o non so bene cosa. Probabilmente hanno trovato quello che gli ha dato i 120 ?! Ci hanno restituito i soldi, carte d'identità e arrivederci.
Ma una volta che il piazzale si svuota, finiti i turisti da spennare, ne abbiamo trovato un altro che ci ha offerto il gommone a 100 ?. Magari dopo altri 10 minuti, saremmo riusciti ad arrivare a un prezzo ancora più basso. Nicola aveva già avuto esperienza nella guida del gommone, quindi ha iniziato lui a portarlo e ci siamo avviati alla scoperta delle calette e delle grotte dell?Isola di San Domino, più o meno grandi, più o meno belle, fino alla più grande, quella del Bue Marino, lunga 46 metri.
Il colore del mare cambia di continuo, da blu profondo, al blu intenso, fino all'azzurro.
Dove più ci piaceva o ci ispirava buttavamo l?ancora e ci tuffavamo, bellissimo.
Spesso siamo entrati in acqua con l'attrezzatura da snorkeling, portata da Nicola; in un?occasione siamo riusciti a scovare un passaggio tra le rocce con i pesci favolosi, oltre che numerosi. È stato emozionante.
A largo di Capraia, sott'acqua, c'è una grande statua di Padre Pio, ben visibile già solo mettendo la testa sott'acqua, ma bisogna sapere dove cercare, perché non è segnalato. Noi abbiamo astutamente puntato ad un gruppo di persone, ma ci hanno spiegato che loro l?hanno cercata per una settimana prima di avere successo.
Una volta lasciato il gommone ci siamo concessi ancora un bagno a Cala delle Arene, l'unica spiaggia di sabbia dell?arcipelago, prima di fare merenda/pranzo e ripartire, verso le 17, per tornare a Rodi.
Lungo il tragitto di ritorno io e Nicola abbiamo provato a dormire, stesi sul ponte, ma c'era tanto vento e non era facile.
Poi abbiamo sentito una signora dire ad alta voce che c'erano dei ? pesci ?
Ci siamo tutti alzati a guardare e c?erano diversi delfini che saltavano seguendo la scia del battello ? bellissimi.
Siamo passati da casa a docciarci e poi siamo andati a salutare Marianna e gli altri che stavano partendo per tornare a Bari, dovendo andare a lavorare l?indomani.
Noi invece, su consiglio della mamma di Marianna, ci siamo fermati ancora una sera perché la notte di Ferragosto ci sono i fuochi d'artificio a Rodi.
Siamo andati a cena al Fornetto, in piazza, girato un po' per le vivaci stradine e quindi ci siamo spostati in spiaggia, ai bagni di Nando, dove siamo stati durante il giorno, e davanti ai quali vengono lanciati i fuochi.
Prima hanno iniziato lo spettacolo quelli di Peschici e a seguire, a mezzanotte, quelli di Rodi.
Sono stati belli, ma soprattutto la posizione da cui li abbiamo ammirati era perfetta e li avevamo proprio sopra la testa.
Tornando verso casa, ci siamo concessi una fresca granita, per concludere al meglio anche questa intesa giornata!!
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