Havana - 12/Jun/2011 «»
Giornata in lungo ed in largo per l?Avana, passando prima per
Plaza de la Rivolucion, dove troneggia su un palazzo il profilo del Che, e ad una fabbrica di rum con degustazione. Essendo domenica non stavano lavorando, quindi la parte di visita è stata molto esigua, ma ci siamo dedicati all?assaggio del rum e alla scelta dell?acquisto dei sigari cubani. Il rum l?abbiamo acquistato di straforo ad un prezzo più basso, prima di andare via, da una delle persone che lavora in ingresso, tramite la guida.
In realtà la stessa persona ci ha offerto anche i sigari e ne abbiamo approfittato.
Appena usciti dalla fabbrica, continuava ad avvicinarsi gente per offrire sigari a prezzo speciale.
Successivamente siamo passati per la parte moderna, con il
Palazzo Presidenziale, il Parque Central ed il
Capitolio Nacional, dove è iniziato a piovigginare.
Abbiamo visto partire un autobus con le porte che nemmeno si chiudevano da quanta gente tentava di salire. Un paio di persone sono rimaste aggrappate all?esterno.
La parte delle regine la fanno le colorate auto anni ?50, bellissime!!
A piedi siamo arrivati al famoso
Bar Floridita. In ingresso attende il turista una statua di E. Hemingway, che lo rese così conosciuto per aver inventato uno speciale Daiquiri con pompelmo. Ovviamente non potevamo tirarci indietro dall?assaggiarlo, sebbene abbia il prezzo più caro dell?Avana, 6 CUC.
A pranzo siamo andati in un ristorante carino, la Divina Pastora, sulla sponda opposta della città, da cui abbiamo goduto di un bel panorama.
Per iniziare ad ambientarci abbiamo pasteggiato a Mojito.
Il pomeriggio abbiamo ripreso con la visita della parte vecchia dell?Avana.
I palazzi coloniali sono colorati e affascinanti. Si viene spesso avvicinati da persone che chiedono penne/saponi o cercano di fare chiacchiere per avere poi 1 CUC. Se vuoi fare una foto con loro?.devi pagare 1 CUC.
Sosta d?obbligo alla
Bodeguita del Medio, anche questo locale è stato reso famoso dalle bevute di rum di Hemingway. Poi ci sono passati tanti altri personaggi famosi, da Salvador Allende a Fidel Castro.
Abbiamo concluso il pomeriggio con una sosta al
mercatino degli artigiani per qualche acquisto di souvenir.
Arrivati in albergo, siamo corsi, anche questa sera, in piscina, per un bagno rigenerante.
Prima di cena siamo tutti saliti all?11° piano per assaggiare l?aperitivo offerto dalla casa, ovviamente?un mojito.
Dopo cena la guida ci ha consigliato di andare alla Casa della Musica di Miramar, dove avrebbero iniziato a suonare alle 21.
Noi siamo arrivati un po? dopo, ma ci è stato subito detto che l?apertura sarebbe stata alle 23. Abbiamo avuto subito la sensazione che fosse una discoteca, ma, per occupare il tempo, siamo andati a bere un mojito nel bar accanto. Sono entrate diverse ragazze, tutte molto molto carine, giovani e in tiro, ad aspettare a loro volta l?apertura del locale.
Poco prima delle 23 abbiamo pagato e ci siamo avvicinati all?ingresso del locale, ma ci siamo sempre più convinti, dal look e dall?età delle persone in attesa, che fosse una discoteca e data la ricca presenza di taxi, abbiamo preferito spostarci verso la città.
Purtroppo il tassista non parlava inglese, ma abbiamo cercato di spiegargli che volevamo ascoltare musica dal vivo, e ci ha portato ?.alla Casa della Musica dell?Avana. Anche qui abbiamo trovato la medesima situazione.
Il locale non è in centro, ma vicino, abbastanza, al lungomare, quindi abbiamo deciso di incamminarci in quella direzione e da lì verso le zone da cui eravamo passati durante la giornata, tipo Floridita.
Arrivati al Prado, Flavia e Lorenzo hanno preferito prendere il taxi e tornare in hotel.
Noi siamo arrivati alla nostra meta che era quasi mezzanotte, orario, purtroppo, di chiusura. Un ragazzo cubano che parlava italiano?.ci ha intortato e noi ci siamo fatti intortare! Ci ha raccontato che lui era fidanzato con una ragazza italiana, di nome Manuela, di Napoli, che ad agosto sarebbe venuto in Italia per restarci definitivamente. Ci ha spiegato che i locali chiudono presto all?Avana, ma che se noi volevamo bere un mojito?.poteva portarci poco distante in un locale aperto 24h su 24. Così ci siamo fatti guidare in un locale sfigato, fumoso, dove c?erano già altri due tavoli di stranieri con cubani, probabilmente intortati come noi! Il nostro amico si è seduto ovviamente al nostro tavolo, ha bevuto con noi un mojito, è stato gentile, ci ha dato un sacco di consigli, di posti dove andare, ci ha raccontato un po? di cose, su Cuba, i cubani, il governo?. Ci ha prenotato il taxi per il ritorno in hotel? poi abbiamo chiesto il conto?30 CUC per 5 mojito, ovvero 6 CUC l?uno, come il Daiquiri supercaro del Floridita!! E? vero che era oltre la mezza notte e non c?erano altri posti aperti, ma?. Ovviamente, data la cortesia del nostro ?amico? gli abbiamo offerto da bere, ma ci siamo sentiti proprio fregati!
Per fortuna non abbiamo avuto altre sorprese e siamo tornati in hotel anche un po? ridendocela per la nostra ingenuità.
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