Agra - Fatenpur Sikri - Jaipur - 30/Dec/2011 «»


Anche questa mattina abbiamo avuto modo di innervosirci in hotel; abbiamo ordinato la colazione in camera, ma diverse cose presenti nella lista delle scelte?non c?erano?.Comunque abbiamo dormito bene, letto comodo, con piumino morbido e caldo.
Appuntamento alle 9.00 con un?altra guida per andare a Fatehpur Sikri, la città fantasma, anch?essa tra i Patrimoni dell?Umanità dell?Unesco.
Si tratta di una città fortificata che per un breve periodo, 14 anni, fu capitale dell?impero moghul (1526-1707).
L?imperatore Akbar si recò nel villaggio Sikri per incontrare un Santo che gli predisse la nascita di un figlio maschio, tanto atteso. Quando ciò avvenne, Akbar decise di costruire la nuova capitale proprio lì, con palazzi privati, amministrativi, religiosi e commerciali.
Fece costruire anche tre palazzi, uno per ciascuna moglie: hindu, musulmana e cristiana.
Gli edifici sono tutti in arenaria rossa, come il forte visto ieri ad Agra. Regna la simmetria negli spazi e nelle costruzioni.
Mi ha molto ricordato il Palazzo Imperiale di Pechino.
Poco distante si trova Jama Masjid, una moschea, a cui siamo potuti accedere togliendoci le scarpe e lasciandole insieme ad altre centinaia in ingresso.
All?interno della struttura spicca la splendida tomba, in marmo bianco, del Santo che fece la felice predizione all?imperatore Akbar.
Per problemi di carenza d?acqua la città fu però abbandonata dopo pochi anni dalla costruzione e da qui la denominazione ?città fantasma?, ma proprio grazie a ciò, probabilmente, è arrivata praticamente intatta a noi. Veramente molto bello!
La guida di oggi è stata più brava della precedente, più generosa di informazioni e di dettagli, ma lo scarso italiano mi ha fatto rivalutare il mio livello e la mia conoscenza dell?inglese.
Abbiamo proseguito con il nostro autista per Jaipur, facendo sosta lungo la strada per il pranzo in un classico ristorante per turisti, dove abbiamo mangiato molto bene e proseguito con un po? di shopping nel negozio annesso.
Per la serata era prevista un?escursione a Chawki Dhani, una ricostruzione di un villaggio indiano con musica e balli tipici e, nonostante siamo arrivati in hotel alle 19, e sia la guida che l?autista abbiano cercato di fare, velatamente, ostruzionismo per andarci, siamo stati pronti alle 19.30 per ripartire.
Il posto è molto affollato, ma solo da indiani. Noi eravamo gli unici occidentali, ma non ci hanno squadrato, come è capitato in altri paesi, e questo è stato il bello, così da poter vedere come gli abitanti del posto amino divertirsi. All?interno ci sono 5 ristoranti, qualche bancarella di vestiti, ma soprattutto attrazioni. Si può salire sull?elefante, sul cammello, vedere ballare graziose fanciulle in abiti tradizionali, assaggiare una strana bevanda, giocare al tiro a segno/birilli/basket per qualche premio, tipo alle nostre fiere di paese.
Ci siamo restati solo un?oretta, ma è stato carino.
Siamo tornati in hotel ed abbiamo deciso di saltare la cena, avendo fatto pranzo tardi, limitandoci ad un tazza di the in camera con dei biscotti portati dall?Italia. L?hotel, Vesta International, è molto bello, sia l?ingresso che le camere. Unica assenza che un po? sorprende è quella del phon.

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