Jaipur - 31/Dec/2011 «»
Una nuova guida, un ragazzo molto carino di 22 anni, ci ha raggiunti in hotel alle 8.30 per iniziare una nuova ed intensa giornata.
Abbiamo avuto una sosta fotografica ad
Hava Mahal, una splendida facciata rosa e bianca nel cuore di una via trafficata e ricca di mercati. Viene anche definito il ?palazzo dei venti?, voluto dal maharaja nel 1799 per permettere alle donne di assistere indisturbate dalle finestrelle del palazzo alla vita quotidiana e alle parate reali.
Abbiamo proseguito per l?
Amber Fort, 11 km fuori dalla città, per godere l?ultimo tratto di salita al forte a bordo di un enorme elefante!
Abbiamo atteso circa 1 ora in coda, ma poi, a coppie, siamo riusciti a salire sul tenero animalone.
Il nostro era abbastanza pigro e, sebbene siamo partiti prima dei miei genitori, ben presto ci hanno superato.
Lungo la strada, a parte tenermi stretta per non oscillare ad ogni passo d?elefante, ho potuto scattare numerose foto al forte dalla tonalità rosa con i numerosi elefanti che, poveretti, continuavano a salire carichi di turisti e a scendere vuoti.
Ovviamente siamo anche stati fotografati, così da poterci vendere le foto al termine del giro.
All?interno della struttura maestosa, si passa dalla Sala delle Udienze Pubbliche, agli appartamenti del maharaja, alla Sala della Vittoria o Sala degli Specchi, che decorano il soffitto e le pareti, e agli zenana, gli appartamenti delle donne. Bello!
Ovviamente uscendo siamo stati poi avvicinati dai fotografi che volevano venderci quanto scattato in precedenza. Il primo incontrato aveva 5 nostre foto e ci ha chiesto 1500 rupie (circa 20 ?), ovviamente troppe, quindi ci siamo allontanati e da lì è iniziata la contrattazione. Alla fine le abbiamo pagate, stupidamente, con il senno di poi, 400 rupie, quasi 6 euro. Procedendo è arrivato il secondo, che di foto nostre ne aveva una decina. Il nostro interesse però era nullo, avendone già altre in mano, quindi, se non voleva buttarle nel cestino, doveva accontentarsi di 100 rupie (1,5 ?), cosa che alla fine ha fatto. Quindi con 7 euro abbiamo avuto circa una quindicina di foto.
Tornando verso la città ci siamo fermati per una sosta fotografica al
Palazzo d?Acqua, ovvero un palazzo situato al centro di un lago, di 5 piani e ne sono visibili solo 1 e ½ in questo periodo dell?anno, quando il livello dell?acqua è alto. Era un punto di appoggio per il maharaja durante la caccia alle anatre.
Dato che la visita successiva avrebbe richiesto 2-3 ore, ci siamo fermati a pranzo, per poi arrivare riposati e rifocillati all?
Osservatorio Jantar Mantar, dove ci sono interessanti strumenti di misura del tempo attraverso il riflesso dell?ombra del sole sulle meridiane.
Successivamente siamo stati al
City Palace, al cui interno ci sono diversi edifici, tra cui un museo, con i costumi reali, e la Sala delle Udienze Private, con una elegante galleria con pavimento in marmo.
Si intravede, ma non è accessibile, la residenza a sette piani (Chandra Mahal) del maharaja, ?grande re?.
Sei mesi fa è morto l?ultimo maharaja, il quale aveva solo una figlia, ma questa, a sua volta, ha un figlio di 16 anni, che è diventato il nuovo maharaja. Data la giovane età sono comunque i genitori che governano in sua vece.
Sopra il palazzo sventolava la bandiera, ad indicare che il maharaja era all?interno.
Abbiamo concluso con un giro per la via dei bazar, fino al Palazzo dei Venti, così da scattare un po? di foto ai mille colori e volti che si incontrano.
Alla giovane guida abbiamo dato appuntamento su facebook e mi ha lasciato l?indirizzo mail per mandargli una foto scattata insieme.
All?inizio ci ha raccontato, con un po? di imbarazzo, che sono solo 3 mesi che studia l?italiano, scusandosi per il livello di conoscenza o gli eventuali errori, quando invece lo parla meglio delle guide avute nei giorni scorsi. Si capisce che lui ha molta voglia di imparare e migliorare!
La sera del 31 dicembre l?abbiamo trascorsa in hotel, dove avevano organizzato una cena a buffet ed un po? di intrattenimento. Hanno allestito un palco dove due presentatori, abbastanza inquietanti, si alternavano, parlando uno in inglese e l?altro in indiano. Cercavano di fare i simpatici, ma credo con poco successo; invitavano persone sul palco per dei giochi a premi, ma senza senso. Ad uno abbiamo partecipato anche io e Marco. Eravamo 4 coppie. Alle prime 2 hanno fatto una domanda per capire l?affinità di coppia, dandogli il premio, poi, come se si fossero stancati, hanno mandato a posto chi restava?.
La parte più interessante della serata è stata quando sul palco salivano delle ballerine e danzavano sui ritmi indiani con abiti tipici.
Il buffet è venuto pronto dopo le 22, ma nel frattempo hanno portato ai tavoli dei piatti di pollo tandoori, ovvero cucinato al forno e molto speziato, quando veniva pronto.
Alla fine hanno trasformato il palco in discoteca ed hanno inviato tutti a ballare e nel frattempo è passata la mezza notte, quasi senza accorgersene, senza un count down?tristissimo!
Dopo poco noi ci siamo avviati verso le camere, avendo domani mattina la sveglia presto per partire verso una nuova meta.
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