Jaipur - Jodhpur - 01/Jan/2012 «»
Le prime 6 ore della giornata le abbiamo passate in viaggio, per spostarci da Jaipur a Jodhpur, con sosta, per far sgranchire le gambe, in un ?bar? lungo la strada, dove Marco ha avuto il coraggio di assaggiare un bicchiere di tè, lavato precedentemente in un secchio d?acqua, ed un?altra sosta per il pranzo in un ?ristorante? molto spartano, scegliendo però le pietanze a buffet.
Arrivati a
Jodhpur, abbiamo lasciato all?hotel (Ajit Bhawan), in stile tipico indiano o heritage, molto bello, i bagagli. Ci siamo trovati con la nuova guida e siamo subito usciti per la visita della città.
Siamo stati a
Jaswant Thada, un bel monumento commemorativo di marmo bianco, dedicato al maharaja dalla sua terza moglie, che non si è potuta sacrificare, come le altre due, facendosi bruciare con il marito morto, perché incinta.
Poco distante si trova il
Forte Mehrangarh, tutt?ora gestito dai discendenti del maharaja. Da qui si gode un bel panorama sulla ?città blu?, come viene chiamata Jodhpur.
Vi è la zona dove viveva il maharaja, in cui oggi è stato allestito un museo, con le sue stanze più private e riccamente decorate, ed un?altra parte destinata invece alle donne.
Come abbiamo visto anche da altre parti, le finestre sono finemente intagliate.
Dietro pagamento di una mancia, le guardie con turbante ci hanno fatto assistere all?avvolgimento del tessuto che forma il turbante stesso. Hanno spiegato che può arrivare ad una lunghezza di 9 mt e lentamente lo si avvolge attorno alla testa. L?ha fatto poi indossare a mio papà e a Marco, così da scattargli qualche foto.
Hanno poi dato alla guida un pezzettino nero di oppio, che ci ha fatto assaggiare?.amarooo! ma con così poco?.non ci è stato alcun effetto.
Prima di uscire, quando ormai stavano chiudendo tutto dopo il nostro passaggio, la guida ha fatto riaccendere le luci nel negozio di dipinti ed io, dopo un po? di trattativa, mi sono assicurata una bella miniatura con elefante, bellissima!!
Molto particolare ed affascinante è la facciata esterna del palazzo e vista al tramonto, con il sole riflesso sulla roccia, che ne cambia dolcemente le tonalità, è stato davvero suggestivo, con l?aggiunta finale della luna a fare capolino.
Ci siamo poi spostati nella città vecchia, per camminare tra le viette piene di negozi, dove siamo stati abilmente condotti dalla guida in un bazar che esporta i suoi prodotti anche in europa, lavorando anche per marchi famosi, tipo Hermes, Etro, Loro Piana. Ci sono stati prima mostrati diversi tessuti, sia per la produzione locale che per l?esportazione, poi si è parlato dei prezzi. Quindi si è passati alle sciarpe prodotte per Loro Piana e Marco si è fatto conquistare, compiendo l?acquisto!
Ultima sosta fotografica alla Torre dell?Orologio e poi siamo tornati in hotel, esausti, ma felici, che ormai erano le 20.
Per arrivare alle camere, si passa dal giardino e la sera è tutto illuminato da lanterne e lucine sugli alberi e siepi.
Il ristorante, molto carino, è all?aperto, quindi ci siamo dovuti coprire bene, perché la sera la temperatura si abbassa notevolmente. È stato allestito un buffet, così da poter scegliere i piatti con maggiore consapevolezza, sebbene più costoso del menù alla carta. Abbiamo anche assaggiato qualche dolce tipico, molto dolce, ma buono e sfizioso.
L?albergo è davvero bello, peccato sfruttarlo così poche ore!
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