Perth - Glamis - Stonhaven - Crathes - Craigevar - Dufftown - Elgin - 13/Aug/2012 «»


Partenza presto questa mattina, avendo in programma diverse visite e diversi chilometri, quindi colazione alle 8. La scottish breakfast del nostro cuoco è stata poco scottish, ma normale english, perchè niente haggis e niente pudding ed il bacon non era nemmeno croccante, ma oltre a questo si può mangiare anche quanto incluso nella colazione continentale, tipo yogurt, cereali, marmellate .....quindi, in realtà, colazione doppia! Il bagno, che doveva essere ad uso esclusivo nostro, questa mattina era stato utilizzato. Sarà forse per questo che abbiamo pagato 60 sterline a notte, invece dei 70 sterline richiesti nel momento della prenotazione?
Prima tappa al Glamis Castle, a 30 km, dove siamo arrivati in tempo per l'apertura delle 10, così da essere i primi e unici ad accedere al primo tour guidato del castello. Il nostro cicerone ci ha raccontato, in un inglese quasi scolastico, la storia che lega questo castello alla regina madre, che qui vi passò l'infanzia, nonchè al Macbeth di Shakespeare, per via, unicamente, della Duncan's Hall, alla leggenda sui fantasmi in una determinata stanza murata in un'ala del castello. Gli arredi sono ricchi e pomposi. Come nel castello di Doune, c'è un'abbondanza di corna di cervo appese alle pareti, nonché di animali imbalsamati.
L'avere obbligatoriamente la guida rende tutto più interessante. Il tour partito 15 minuti dopo di noi era in italiano...ach!
A Stonehaven abbiamo parcheggiato in centro e trovato le indicazioni per andare a piedi al Dunnottar Castle. La prima indicazione dava due miglia e mezzo, dopo poco si è passati a un miglio e tre quarti, poi un miglio e mezzo, poi ancora uno e tre quarti e ancora uguale. Dopo aver percorso forse tre chilometri a piedi e trovare sempre la stessa distanza abbiamo deciso di tornare a prendere la macchina e muoverci più comodi, seguendo le indicazioni e, tra l?altro, vi si arriva proprio davanti.
Questo castello, ormai in rovina, ha visto l'ambientazione dell'Amleto di Zeffirelli e si trova sulla punta del promontorio in un sito davvero scenografico.
Il cielo era grigio, c'era un pò di vento ed il paesaggio era davvero suggestivo!
Abbiamo saltato Aberdeen, per lanciarci su strade più periferiche e che sul percorso trovano dei castelli interessanti, dove ci siamo però accontentati di una sosta fotografica, quali il Crathes Castle e il Craigievar, quest'ultimo molto scenografico, sia per il suo colore rosa che per le sue torrette e cupole che svettano indisturbate.
Quindi abbiamo puntato alla distilleria Glenfiddich, a Dufftown, per un percorso guidato alla produzione del whisky, con un piccolo assaggio finale di tre diverse annate e gusti, un 12-15-18 anni, il primo al sapore di pere, il secondo miele e uvette ed di terzo mele e cannella. Il nostro preferito è stato il secondo.
Non essendo particolari estimatori di questo prodotto, ci siamo trattenuti dall?entrare nello shopping center.
Prima di ripartire per Elgin, abbiamo cercato, sulla rivista Visit Scotland, un b&b ed abbiamo trovato posto al primo tentativo.
Per le 17.10 siamo arrivati davanti alla Cattedrale di Elgin. Il cartello indicava come orario di chiusura le 17.30, ma la porta di accesso era già sbarrata. Alle 17.20 è arrivato un pullman di italiani e li hanno fatti entrare, spiegandoci che loro avevano prenotato, ma non siamo rimasti molto convinti di questa risposta. Alla fine per noi non è un problema tornare domani mattina, pernottando nella cittadina, ma è stato fastidioso. La cattedrale è in rovina e quasi tutto è ben visibile dall'esterno, quindi ne ho approfittato per scattare un pò di foto, ma torneremo domani a farci un salto, avendo anche l'ingresso incluso nell?explorer pass.
Siamo andati all'ente del turismo per farci dare una mappa della città e indicare dove andare a cena. Ci hanno spiegato che molti posti alle 18 o prima chiudono, quindi avremmo potuto trovare da mangiare nei pub o nei ristoranti degli alberghi. Abbiamo fatto un rapido giro per un centro desolato e tutto chiuso, per poi fiondarci in uno dei pub, the Muckle Cross, che aveva anche un'aria invitante e che si è confermata una volta all'interno. Abbiamo entrambi iniziato con una zuppa, io di lenticchie e pancetta, Marco di pesce. Io ho proseguito con degli ottimi bocconcini di pollo fritto, tipo le crocchette del mcdonald, ma con pastella croccante e sfiziosa; Marco ha proseguito con il pesce, assaggiando il tipico haddock, anche se impanato con mozzarella. Abbiamo poi impostato il navigatore per arrivare al b&b prenotato, The Croft, ma abbiamo fatto solamente il giro dell'isolato. Si tratta di un edificio vittoriano del 1848 e anche le camere sono tutte arredate con stile d'epoca. La nostra, in particolare, è molto grande e carina, con, in un angolo, due poltroncine adatte a concedersi un the rilassante, ed una bella scrivania con specchiera. C'è anche il wifi, ma solo in ingresso. Magari riusciamo a connetterci domani a colazione.

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