Milano - Barcellona - 06/Mar/2013 »
Per festeggiare il 10° anniversario di matrimonio non ho voluto gioielli o quant'altro, ma ho preferito organizzare un piccolo viaggio in una città che da anni mi stava chiamando...
Barcellona!
Sveglia all'alba, anzi prima, 4.15, per prendere il primo volo della easy jet, così da avere poi tutta la giornata a disposizione. Siamo arrivati però sotto una pioggia scrosciante. Abbiamo preso il treno della Renfe che ci ha condotto, in 25 min, sino a Passeg de Gracia. In teoria l'hotel sarebbe abbastanza vicino e raggiungibile a piedi, ma dato il mal tempo, siamo dovuti uscire dalla linea ferroviaria, comprare un ombrellino da una ragazza cinese, fare un centinaio di metri sotto il diluvio, riscendere nella linea della metro per fare ben 1 fermata, fino a Catalunya. La piazza è molto grande ed abbiamo impiegato un pò per orientarci, ma in pochi minuti siamo arrivati al Denit Hotel, perchè la via Estruc sbuca praticamente su Catalunya.
Dato che era ancora molto presto, la camera non era ancora pronta, così abbiamo chiesto di lasciare almeno i bagagli. Fuori pioveva ininterrottamente, così abbiamo temporeggiato un pò, studiando la cartina e pianificando i percorsi dei vari giorni. Nel frattempo sono riusciti a sistemarci la camera, così che ne abbiamo anche approfittato per schiacciare un pisolino e recuperare qualche ora di sonno, nella speranza che le previsioni del tempo venissero confermate e facesse capolino il sole.
Al nostro risveglio il cielo era ancora grigio e piovigginoso, così, per non perdere altro tempo, abbiamo pianificato delle visite al chiuso: primo su tutto, molto vicino all'hotel, il
Palau de la Musica Catalana, con il suo incredibile lucernario centrale; probabilmente la luce del sole lo rende ancora più brillante e scenografico, ma già con quella artificiale si riesce comunque ad apprezzarne la vivacità e l'armonia. La sala da concerti può ospitare più di 2.000 persone!
Successivamente ci siamo spostati alla Catedral, tipica espressione di gotico catalano, per le sue linee semplici e per la severità della sua abside poligonale. Ciò che più mi ha colpito dell'interno è il coro a deambulatorio, nonchè il chiostro con le sue numerose ed eleganti oche bianche.
Avevamo poi pensato di andare alle case di Gaudì, ma la Casa Batlò è aperta solo al mattino, quindi abbiamo rimandato, concedendoci una sosta da Starbucks, con relativa connessione wifi.
Nel frattempo ha smesso di piovere, quindi siamo tornati alla Cattedrale per scattare qualche foto dell'esterno, nonchè per scoprirne i dintorni, dal Palau Reial Major (Palazzo Reale), che si affaccia sulla particolare Placa del Rei, uno dei luoghi più suggestivi della città, dove si mischiano insieme influenze di romanico, gotico e rinascimentale, con l'affascinante Mirador del Rei Martì, la torre del 1557 a cinque ordini di arcate, da cui si gode un panorama sulla città vecchia, ma era ancora troppo nuvoloso per salirci, oltre alle mie ginocchia che mi avrebbero certamente dato problemi, all'Ajuntament, il palazzo comunale e al Palau de la Generalitat, sede del governo.
Abbiamo proseguito fino alla Chiesa di Sant Felip Neri, del 1757, e all'Eglesia di Santa Maria del Pi, del X secolo, ma rifatta nel 1322.
La famosa
Rambla percorre la città da Placa de Catalunya fino al mare, fino alla statua di Cristoforo Colombo, in Placa del Portal de la Pau. Mi immaginavo una strada antica, fatta con pietre e ciotoli, mentre al contrario è moderna, pedonale centralmente e molto larga e con le auto che sfrecciano ai lati.
Vi si affacciano il
Mercato della Boqueria, con il suo caratteristico ingresso del 1870, dove si possono fare sfiziosi acquisti o fermarsi direttamente a mangiare qualcosa, e il Gran Teatre del Liceu, della metà dell'800.
Ci siamo fermati a cena al ristorante Egypte, di cui avevo letto in un diario di viaggio, dove abbiamo mangiato a base di tapas, ma non è stato eccezionale.
Esausti per la ricca giornata siamo tornati in hotel.
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