Brema - Goslar - 17/Aug/2005 «»
Di buon ora eravamo a
Brema, poi abbiamo perso mezz?ora per cercare un parcheggio, perché non siamo riusciti a trovarne uno grande, all?aperto, ma erano tutti a bordo strada. Nel girare siamo arrivati alla Fabbrica della Becks, che è aperta tuttavia dal giovedì alla domenica, quindi oggi, purtroppo, nulla.
Il primo parcheggio trovato, abbastanza centrale, consentiva una sosta di massimo un?ora, quindi ci siamo dovuti spostare, vicino alla stazione, dove sono consentite le 2 ore.
Finalmente si arriva al Markt, in cui sono concentrate le principali attrazioni: il Rathaus, con la sua interessante facciata con porticato in stile rinascimentale; la statua del cavaliere Rolando, alta 10 mt, simbolo di diritti e libertà civili; i musicanti di Brema, un asino, un cane, un gatto e un gallo, dalla fiaba dei Fratelli Grimm; il Duomo, con le due torri gemelle, su cui è possibile salire, e con un fonte battesimale in bronzo del Duecento.
Di fronte al Rathaus si apre una stradina indicata da un bassorilievo dorato raffigurante l?Arcangelo Michele (?) che combatte il drago, caratterizzata da edifici in mattoni rossi ed è uno degli angoli più singolari di Brema, insieme agli Schnoor, in cui si ha traccia della Vecchia Brema, con graziose casette, un tempo abitazioni di pescatori.
Alle spalle del Rathaus si trova la Frauenkirche, a cui piedi, oggi, vi era il mercato dei fiori e vendevano bellissime piante a pochissimo. Io mi sono fatta tentare da un bonsai, abbastanza grande, a 15 ?, che da noi sarebbe costato circa di 50 ?. Negli Schnoor invece mi sono fatta conquistare da un simpatico negozio, Hachez, che vende cioccolato e scatoline di the con disegnati sulle confezioni i Musicanti di Brema, oltre a libricini in tutte le lingue che narrano la fiaba.
Da qui siamo ripartiti per Francoforte, dove avevamo intenzione di arrivare per dormire ed abbiamo fatto sosta a
Goslar, un paesino che è entrato a far parte dei tesori dell?umanità dell?Unesco, in quanto è uno dei pochi a non essere stato distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Anche qui il Markt catalizza l?attenzione, sia per il Rathaus gotico con portico e in alto frontoni triangolari, sia per la fontana in bronzo, avente alla sommità l?aquila imperiale; sia per il carillon nel palazzo di fronte al Rathaus, che, quando entra in movimento (p.e. oggi alle 15.00) racconta la storie delle miniere a partire dal medioevo; sia per la Kaiserworth, sede delle corporazioni, con facciata piena di statue barocche di imperatori.
Moltissime case delle vie circostanti sono a graticcio, ma soprattutto originali. Si arriva sino alla Domvorhalle, unica parte rimasta intatta della Cattedrale di Goslar, distrutta nell?800, con all?interno il trono imperiale con braccioli e schienale in bronzo. Accanto si trova la Kaiserpfalz, che fu residenza di imperatori del Sacro Romano Impero e lo ricordano due statue in bronzo, di Federico Barbarossa e Guglielmo il Grande.
Tornando al camper, lasciato oltre la stazione (ma non ci sono problemi di parcheggio) siamo passati davanti alla Neuwerk-kirche, in sé poco interessante, ma al suo esterno si trovano due interessanti sculture di Botero, che rappresentano una coppia a passeggio, con ombrello.
Siamo ripartiti alla volta di Francoforte, ma non avendo indicazioni per un campeggio o un area di sosta, abbiamo preferito fermarci poco dopo, a Morfelden (sullo stradario della Michelin c?era il tipico simbolo a triangolo), dove abbiamo trovato uno squisito campeggio, indicato appena usciti dall?autostrada e con attaccato un ristorante italiano, dove ho mangiato degli ottimi gnocchi al gorgonzola!!
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