Brusson - Nus - 21/Aug/2020 «»


Anche questa mattina ho provato a cercare su tripadvisor un posto per la colazione, ma non ho trovato nulla di particolare, così siamo andati in uno dei bar sulla piazza principale, prima di partire per la Miniera di Brusson. Avevo prenotato per le 11, ma occorre presentarsi almeno 20 minuti prima. Noi ovviamente teniamo sempre del margine ed in questo caso è stato utile, perché dal parcheggio c’è una passeggiata in mezzo ai boschi da percorrere con diversi dislivelli. Per fortuna ci siamo anche abbastanza coperti, perché le miniere sono umide e scivolose. Abbiamo visto diversi arrivare solo in maglietta e scarpa da ginnastica con suola liscia o infradito…non li invidio!
La miniera di Chamousira Fenilliaz è la più importante miniera d’oro della Valle d’Aosta. La scoperta della miniera aurifera di Brusson risale al 1899; è stata attiva dal 1900 fino alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso. La miniera ha un’estensione di circa 1.600 metri. Nel 1902 lavoravano nella miniera 19 operai; il numero di questi venne incrementato a 100 negli anni della massima attività. Le squadre erano composte da circa 10 minatori e 2 falegnami. Gli operai provenivano quasi tutti dai villaggi del comune di Brusson, mentre il personale tecnico era prevalentemente inglese. La miniera di Chamousira sfruttava i filoni di quarzo mineralizzati a oro. Oggi è possibile visitare, accompagnati dalle guide, la galleria al livello 7 del filone Fenilliaz. Confesso che ero molto emozionata all’ingresso della miniera, con il mio caschetto in testa. Purtroppo però si percorre solo un’unica galleria e, spiegazioni a parte, si vedono solo i resti dei filoni che contenevano il quarzo. In definitiva la mia attesa non è stata pienamente soddisfatta.
Successivamente siamo andati a pranzo a Champoluc che mi aspettavo di trovare più carina e caratteristica. Anche qui era molto affollato, tanto da dover entrare in lista di attesa per il pranzo. Abbiamo scelto la Birreria Sans Souci. L’attesa però ha ripagato la mia gola, perché ho mangiato comunque goloso e bene.
Rientrati ad Aosta ci siamo riposati un po' in hotel, in vista della lunga serata sotto le stelle.
Abbiamo cenato abbastanza presto con una pizza a Nus, dopo avervi fatto una passeggiata, ma non c’è nulla da vedere e poi ci siamo recati per le 21.15 a Lignan, a 1.675 mt.
Purtroppo per causa del covid, gli spettacoli non si tengono all’interno del Planetario, ma ad occhio nudo nel prato esterno. Noi, come altri, ci siamo portati la nostra coperta da pic nic, così da poter ammirare comodamente il cielo. Tempo che sono arrivati tutti i numerosi partecipanti, c’era ormai un buio totale e le stelle risplendevano magicamente in cielo. Due astrofisici ci hanno illustrato con un linguaggio scientifico ma al contempo estremamente accessibile le stelle del cielo d’agosto, mostrandole direttamente con un particolare puntatore laser. Abbiamo anche potuto vedere diverse stelle cadenti. I due scienziati adattano la loro presentazione a ciò che mostra il cielo. All’arrivo per esempio delle nuvole, che hanno coperto una fetta di cielo, hanno ritarato la spiegazione. Hanno inoltre potuto ingrandirci Giove e Saturno con il cannocchiale astronomico collegato ad un pc ed ad un proiettore, facendoci quasi toccare con mano quanto in realtà si trova ad anni luce da noi. Esperienza bellissima!

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