New York - 30/Dec/2022 «»
Per la prima colazione americana siamo stati da Fresh & Co, non lontano dal nostro hotel, con omelette a base di formaggio e bacon, al modico prezzo di 40 $.
Dato il cielo azzurro, abbiamo voluto iniziare le visite della città da
Central park, seguendo l’itinerario da Columbus Circle a The Mall, superando la Bethesda Fountain e la terrazza che si affaccia su The Lake, bacino artificiale scavalcato da ponticelli, tra cui il famoso Bow Bridge in ghisa, ripreso in molti film, e il Belvedere Castle; siamo passati davanti al Metropolitan Museum e al Guggenheim, dove in questo viaggio non entreremo, essendoci già stati, e siamo rientrati superando il lago di Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir, su cui si specchiano meravigliosamente i grattacieli di Central Park West, fino al Strawberry Fields, con il mosaico bianco e nero, realizzato da artigiani italiani, dedicato a John Lennon con la scritta “Imagine”, come la sua celebre canzone.
Ho fotografato tanti bellissimi scoiattoli arrampicati sugli alberi o che saltellavano curiosi nei prati e diverse papere mentre camminavano sul lago ghiacciato, prima di prendere il volo.
Abbiamo provato ad andare a pranzo da Rosa Mexicano, che mi era stato consigliato, ma purtroppo era pieno, quindi, in Columbus Circle, siamo entrati da Whole Foods Market, bellissimo e ricchissimo supermercato del cibo, di cui molto già pronto e che può essere acquistato, in base al peso, in contenitori di diverse misure. Ci sono anche postazioni dove mangiare in loco ed avendo molto appetito ne abbiamo approfittato.
La sera avevamo la prima delle prenotazioni fatte con Get your Guide, il tour, tanto atteso da parte mia, di
Dyker Heights, a
Brooklyn, per vedere gli addobbi di luci di abitazioni private che si accendono dalle 17 alle 21 circa ogni sera a partire dal fine settimana dopo il Thanksgiving e fino all’inizio dell’anno nuovo (intorno al 4 gennaio). A sorpresa, almeno per noi, c’è stata una tappa iniziale all’elegante centro commerciale
Brookfield Place, all'ombra della gigantesca One World Trade Center ed adiacente al fiume Hudson, in pieno TriBeCa, per consentire un pit stop ai bagni prima dell’inizio del tour, nonché per ammirare il tramonto sul fiume con il panorama di alcuni grattacieli che si riflettevano nell’acqua e con una bellissima vista sulla Statua della Libertà.
Le case illuminate di Dyker Heights sono uno splendore, per lo meno le più discrete. La tradizione nasce da una sfida tra due famiglie italiane, la Spata e la Polizzotto. Lucy Spata si era appena trasferita con il marito Angelo e voleva ricordare la mamma che non c’era più e aveva pensato di illuminare talmente tanto la sua casa al punto che la mamma potesse vederla anche in cielo. Florence Polizzotto invece voleva ricordare suo marito e decise di illuminare altrettanto la sua villetta. Le due ville si trovavano esattamente difronte e così, senza neanche rendersene conto, divenne una sfida. L’intero quartiere ormai è una sorta di paesino incantato tutto fatto di luci perchè la sfida ormai non è più solo tra le due famiglie che hanno dato vita alla tradizione, ma ogni singola villetta partecipa alla competizione di chi ha le luci più incredibili. Ci sono addirittura delle aziende che si occupano di creare le luminarie e gli addobbi delle villette, una sfida che costa non poco. Oltre alle luci, ci sono anche una serie di presepi a grandezza naturale, schiaccianoci enormi ed immancabili babbo natale di tutti i tipi.
Ulteriore sorpresa di questo tour è stata la sosta finale a
Dumbo, acronimo di “Down Under il Manhattan Bridge Overpass”, cioè “giù sotto il cavalcavia del Manhattan Bridge” e si pronuncia “dambo”, che consente di ammirare lo skyline illuminato della città di Manhattan, bellissimo!
Avevo prenotato la cena tramite l’APP OpenTable al messicano Toloache, molto carino, anch’esso con addobbi natalizi. Abbiamo mangiato bene, anche se è stato abbastanza caro, in proporzione a quanto si è mangiato.
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