Kom Ombo - Assuan - Abu Simbel - Assuan - 31/Dec/2023 «»


Sveglia alle 5.30 con partenza un'ora dopo per andare al Tempio di Iside, sull’isola di File, arrivandovi a bordo di una piccola barchetta.
Quando venne costruita la vecchia diga di Assuan, il tempio veniva sommerso dall’acqua per 6 mesi all’anno, ma una volta completata la Grande Diga, sarebbe andato invece completamente perso; così l’Unesco decise di smontare pietra dopo pietra e ricostruirlo su un’isola di fronte maggiormente sopraelevata.
Il cortile interno ha colonne da entrambi i lati e conduce al tempio. Diversi gatti fanno il tour con i visitatori, rallegrando il percorso al loro passaggio. Tre vestiboli finemente lavorati invitano a raggiungere il santuario interno.
Quasi a ridosso del fiume si trova il Vestibolo di Traiano, monumento rimasto incompiuto, ma molto scenografico.
Una volta rientrati sulla terraferma abbiamo fatto sosta alla casa dei profumi, dove ci hanno fatto provare diverse fragranze e spiegato l’utilizzo benefico di alcuni estratti. Ovviamente non potevamo esimerci dall’acquisto…di 3 essenze benefiche (per il reflusso, per i massaggi alla cervicale o dolori muscolari e l’eucalipto per respirare meglio) ed 1 profumo di Sakara.
Risaliti sul pullman abbiamo nel frattempo trovato il pranzo al sacco, in quando siamo dovuti partire per Abu Simbel, con breve sosta alla grande diga di Asswan, super controllata dai militari, per paura di attentati. Fu fatta costruire per proteggere i territori dalla piena annuale del Nilo, ma ha portato anche altri benefici, come l’aumento del 30% di terreni coltivabili e il raddoppio di produzione di energia elettrica.
Per più di 3 ore si viaggia nel nulla, poi, ogni tanto, compare improvvisamente un po' di verde, ovvero una ricca zona coltivata a grano, e, sempre dal nulla, si arriva al complesso di Abu Simbel, affacciata sul lago Nasser. Si supera la zona dei negozi dove i turisti vengono presi d’assalto e poi si trovano improvvisamente, scavati nella montagna, due templi colossali.
Il primo, il Grande Tempio di Ramesse II, ha davanti quattro statue giganti del faraone seduto ad ostentare la sua magnificenza (di una restano solo le gambe).
Nella grande sala si trovano otto colonne raffiguranti sempre Ramesse II ed il soffitto è decorato con immagini di avvoltoi.
Bellissima la scena in rilievo sulla parete con Ramesse sul cocchio che scaglia frecce contro il nemico.
Nella parte più interna si trova il sacrario con quattro statue a raffigurare Ramesse e la triade di dei del Grande Tempio sui loro troni.
Poco distante si trova il Tempio di Hathor, più piccolo, con la facciata scolpita nella roccia. Anche qui ci sono grandi statue che raffigurano Ramesse e Nefertari con alcuni dei loro figli.
Nelle pareti interne Nefertari è ritratta mentre onora il marito offrendo fiori di papiro.
La sosta è durata circa un’ora e mezzo e poi siamo ripartiti.
La gita è costosa,170 euro a persona, ma la grandiosità e maestosità dei due templi premia sicuramente.
Alle 19 siamo arrivati alla nave, così da avere il tempo per fare le docce, cenare, fare le valige e festeggiare il Capodanno o, come noi, andare a letto a riposare qualche ora.

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