Egitto - Crociera sul Nilo

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 27/Dec/2023
Data rientro: 03/Jan/2024
Mezzo: Aereo - Battello
Soste: 10
Fotografie: 2013
Motivazione: Capodanno 2023-2024
Valuta: Euro
Costi totali: €4.663,00


Le foto più rappresentative



Tappe


- 27/Dec/2023

Superate le feste ed i pranzi natalizi, il 27/12 abbiamo preparato i bagagli e alle 19 siamo partiti per Roma, dove abbiamo fatto qualche ora di scalo e ne abbiamo approfittato per fare cena e alle 22 ci siamo imbarcati per il Cairo.
Anche in aereo ci hanno portato del cibo, ma poco accattivante, credo di avere assaggiato solo il dolce o poco più.
Siamo arrivati all'1 e ci attendeva un assistente per supportarci nel gestire il ritiro bagagli, ad un paio di persone è arrivata la valigia rotta, il controllo passaporti e il visto. Durante il viaggio in pullman ci ha proposto per 10 € l’acquisto di una sim locale e ne ho approfittato.
Siamo arrivati in hotel poco prima delle 4. Dato che avremmo avuto la cena compresa nel prezzo, ci hanno dato un sacchetto con 2 panini a testa, ma una volta in camera non siamo riusciti a mangiare nuovamente e ne abbiamo approfittato per dormire almeno 2 ore prima della sveglia.

- 28/Dec/2023

Colazione in hotel molto presto e nella sala ristorante c’era infatti solo il nostro gruppo.
In agenda avremmo avuto da visitare il museo del Cairo, ma essendo il volo per Luxor alle 13, i tempi sarebbero stati troppo limitati, quindi la nostra guida, Nagdy (noi siamo diventati i nagdini), ha riorganizzato l’agenda e ci ha portato nella Cittadella di Saladino per entrare nella bellissima Moschea Mohamed Ali, detta anche Moschea d’Alabastro, in stile ottomano con pianta rettangolare e una grande cupola centrale con semi cupole e due alti minareti, dello stesso architetto della moschea di Istanbul.
Fa impressione vedere tanti cani randagi per le strade.
A piedi siamo arrivati anche alla Moschea di An-Nasir Mohammed, con struttura mamelucca.
Il pullman ci ha portati davanti ad un ristorante che ci ha consegnato dei sacchetti contenenti il pranzo e ci siamo diretti in aeroporto. Il check in è stato molto lento, ma siamo riusciti a mangiare comunque prima dell'imbarco.
L'uscita dall'aeroporto di Luxor è stata molto easy: si ritirano i bagagli e si è direttamente in strada.
Il pullman ci attendeva per portarci in 20 min alla motonave, dove abbiamo preso le stanze, la nostra proprio accanto alla reception e all’ingresso, bevuto il drink di benvenuto, nonchè il the delle cinque in terrazza, assistendo ad un primo, bellissimo, tramonto sul Nilo e quindi siamo andati in camera prima della cena per un po' di relax.

- 29/Dec/2023

Sveglia alle 4.45 e partenza alle 6 dalla nave, con destinazione il Tempio di Karnak, il più grande d’Egitto, oltre 2 kmq, con al suo interno il tempio di Amon. All’ingresso ci sono 40 sfingi dalla testa di ariete a dare il benvenuto, grandi statue, obelischi, tantissime colonne, con capitelli a forma di papiro, su alcune delle quali si scorge ancora il colore originale.
Noi abbiamo avuto la grande fortuna di arrivare al sorgere del sole, che si è incanalato meravigliosamente lungo la strada principale, meraviglioso!
Ci siamo quindi spostati al Tempio di Luxor, un museo a cielo aperto. Nella parte frontale si trova un obelisco, dei due che c’erano in origine, l’altro è stato donato a Parigi come ringraziamento per l’orologio ricevuto per la moschea Muhammed Alì del Cairo, e due grandi statue di Ramses II seduto e quattro in piedi. Dal lato opposto invece lo sguardo prosegue verso il maestoso viale delle Sfingi.
Incredibile anche il Grande Cortile con 17 enormi statue rappresentanti i figli di Ramesse II.
Il pullman ci attendeva al di là del fiume e una piccola barca ci ha condotti sulla riva opposta, per trasferirci alla Valle dei Re.
Qui si trovano 63 tombe, in un lungo arido e afoso circondato da montagne, più facile da sorvegliare. Noi ne abbiamo visitate tre: è incredibile vedere i graffiti alle pareti, così ricchi di dettagli, e le pitture murali. Sul fondo delle gallerie si trovano i sarcofagi in granito.
Prima di lasciare il deserto e tornare verso la città, abbiamo fatto sosta al Tempio di Hatshepsut, incastonato tra le rocce calcaree.
Si percorre la scalinata fiancheggiata da sfingi fino ai tre livelli di terrazze con colonnati.
Tornando alla nave, pronti ad iniziare la nostra navigazione sul fiume Nilo, la famosa crociera, ci siamo ancora fermati ad ammirare i maestosi Colossi di Memnon, alti 18 metri, seduti in trono. Sono l’unico resto di un tempio funerario che probabilmente aveva dimensioni ancora più imponenti di Karnak.
In nave, prima dell’ora del the, ci siamo rilassati sui lettini, davanti alla piscina, ammirando il panorama. E’ passato uno degli addetti della nave a proporre come servizio un massaggio e non ho saputo resistere; ne ho scelto uno da un’ora full body ed è stato il più bello della mia vita, davvero, strong come piace a me ed effettivamente completo. La “cabina massaggi” contiene 2 lettini ed hanno fatto insieme me ed un’altra ragazza, lei però deve avere scelto il massaggio più breve, essendo entrata dopo ed uscita prima. Rilassata sono tornata a bere il the al tramonto e poi ho concluso con una doccia calda per arrivare rigenerata all’aperitivo di benvenuto del capitano.

- 30/Dec/2023

Anche questa mattina la sveglia è suonata abbastanza presto, alle 6, per me orario comunque normale, e alle 7 eravamo pronti a scendere dalla nave per dirigerci a Edfu, a bordo di un carretto trainato da un cavallo, attraversando la cittadina rimasta a 100 anni fa, con strade ancora in terra battuta.
Mi ha ricordato l'India.
Il tempio di Horus domina la città dall’alto. Luogo di sepoltura e centro di culto del dio falco Horus di Behdet. Ci sono diverse sale che si susseguono dopo il cortile, fino al santuario che si trova, protetto, nella seconda anticamera, con una piccola barca utilizzata durante le feste per condurre all’esterno la statua di Horus.
Abbiamo ripreso la navigazione, concedendoci qualche ora di sole e relax, dalle 10 alle 18, per poi attraccare a Kom Ombo, per vedere un tempio by night.
Tutte le navi da crociera attraccano l’una accanto all’altra e per scendere è necessario attraversare la hall di tutte.
Il tempio si trova a pochi passi a piedi, ma si viene assaliti da bambini e adulti che cercano di vendere qualcosa.
Il tempio di Kom Ombo è un complesso unico in quanto dedicato a due divinità: il dio coccodrillo Sobek e Haroeris, Horus il vecchio, e vi sono due strutture simmetriche. Le sale sono adornate con colonne ricoperte da incredibili rilievi, così come le parteti del tempio stesso.
La visita notturna ad un tempio è molto particolare e originale; purtroppo è anche molto affollata, perché tutti i passeggeri di molteplici navi lo visitano in contemporanea.
Noi siamo stati comunque fortunati perché per via della guerra nella striscia di Gaza non c’è molto turismo, in proporzione al periodo festivo.

- 31/Dec/2023

Sveglia alle 5.30 con partenza un'ora dopo per andare al Tempio di Iside, sull’isola di File, arrivandovi a bordo di una piccola barchetta.
Quando venne costruita la vecchia diga di Assuan, il tempio veniva sommerso dall’acqua per 6 mesi all’anno, ma una volta completata la Grande Diga, sarebbe andato invece completamente perso; così l’Unesco decise di smontare pietra dopo pietra e ricostruirlo su un’isola di fronte maggiormente sopraelevata.
Il cortile interno ha colonne da entrambi i lati e conduce al tempio. Diversi gatti fanno il tour con i visitatori, rallegrando il percorso al loro passaggio. Tre vestiboli finemente lavorati invitano a raggiungere il santuario interno.
Quasi a ridosso del fiume si trova il Vestibolo di Traiano, monumento rimasto incompiuto, ma molto scenografico.
Una volta rientrati sulla terraferma abbiamo fatto sosta alla casa dei profumi, dove ci hanno fatto provare diverse fragranze e spiegato l’utilizzo benefico di alcuni estratti. Ovviamente non potevamo esimerci dall’acquisto…di 3 essenze benefiche (per il reflusso, per i massaggi alla cervicale o dolori muscolari e l’eucalipto per respirare meglio) ed 1 profumo di Sakara.
Risaliti sul pullman abbiamo nel frattempo trovato il pranzo al sacco, in quando siamo dovuti partire per Abu Simbel, con breve sosta alla grande diga di Asswan, super controllata dai militari, per paura di attentati. Fu fatta costruire per proteggere i territori dalla piena annuale del Nilo, ma ha portato anche altri benefici, come l’aumento del 30% di terreni coltivabili e il raddoppio di produzione di energia elettrica.
Per più di 3 ore si viaggia nel nulla, poi, ogni tanto, compare improvvisamente un po' di verde, ovvero una ricca zona coltivata a grano, e, sempre dal nulla, si arriva al complesso di Abu Simbel, affacciata sul lago Nasser. Si supera la zona dei negozi dove i turisti vengono presi d’assalto e poi si trovano improvvisamente, scavati nella montagna, due templi colossali.
Il primo, il Grande Tempio di Ramesse II, ha davanti quattro statue giganti del faraone seduto ad ostentare la sua magnificenza (di una restano solo le gambe).
Nella grande sala si trovano otto colonne raffiguranti sempre Ramesse II ed il soffitto è decorato con immagini di avvoltoi.
Bellissima la scena in rilievo sulla parete con Ramesse sul cocchio che scaglia frecce contro il nemico.
Nella parte più interna si trova il sacrario con quattro statue a raffigurare Ramesse e la triade di dei del Grande Tempio sui loro troni.
Poco distante si trova il Tempio di Hathor, più piccolo, con la facciata scolpita nella roccia. Anche qui ci sono grandi statue che raffigurano Ramesse e Nefertari con alcuni dei loro figli.
Nelle pareti interne Nefertari è ritratta mentre onora il marito offrendo fiori di papiro.
La sosta è durata circa un’ora e mezzo e poi siamo ripartiti.
La gita è costosa,170 euro a persona, ma la grandiosità e maestosità dei due templi premia sicuramente.
Alle 19 siamo arrivati alla nave, così da avere il tempo per fare le docce, cenare, fare le valige e festeggiare il Capodanno o, come noi, andare a letto a riposare qualche ora.

- 01/Jan/2024

Sveglia alle 5, per fare colazione, salutare la nostra nave e arrivare a prendere l'aereo per il Cairo alle 8.30.
La guida l'ha un po' gufata, dicendo, più volte, che la compagnia aerea è sempre puntuale...abbiamo fatto ritardo di 1h.
La prima tappa della giornata è stata al Museo Egizio, quello “vecchio”, perché quello nuovo ancora non è pronto, pur essendo ormai prossimo all’apertura, dopo 20 anni di lavori. Siamo stati molto fortunati perché c’erano pochissimi turisti e quindi abbiamo potuto muoverci facilmente tra le opere, come le mummie ed i sarcofagi, e non avere lunghe code di fronte a quelle più famose, come la maschera di Tutankamon, che purtroppo non è fotografabile, ma è bellissima, ed i suoi tesori.
Poi siamo andati a pranzo, a buffet, e successivamente al mercato, dove, perdendoci per le viette, abbiamo fatto un paio di acquisti, uno per me e gli altri….souvenir e Marco ha potuto mettersi alla prova e contrattare sul prezzo.
Finalmente siamo arrivati in hotel, lo stesso della prima notte, e ci siamo potuti riposare quasi due ore, prima della cena e successiva uscita extra, prenotata in nave, per il Cairo by night.
Prima abbiamo avuto un giro sul Nilo in battello, con uno skyline non particolarmente caratteristico, ma qualche lucina c'era comunque da fotografare.
Poi la guida ci ha portati nella zona medievale della città, con palazzi di epoca mamelucca, negozi, luci, colori, vivacità.
Ci siamo fermati in un bar a bere un estratto di mango, qualcuno ha fumato il narghilè e alla fine c'è stato anche un breve ballo derviscio.
Durante i nostri spostamenti al Cairo c’era sempre con noi un “bodyguard” armato, anche se non ho mai percepito situazioni di pericolo.

- 02/Jan/2024

Sveglia con più calma, verso le 6 e partenza alle 7 per andare a Giza a vedere le maestose piramidi, incredibili!
La più grande è quella di Cheope, 146 m, seguita da quella di Chefren, 136 m e poi quella di Micerino, “soli” 62 m.
Qui abbiamo pagato 15 euro a testa per fare un giro sui cammelli tra le piramidi, fantastico, scenografico ed emozionante!
Poi siamo stati a vedere la Sfinge, il leone dalla testa umana, con le piramidi alle spalle; è stata scolpita direttamente nella roccia ed è immensa. Le è stato asportato il naso e si narra sia stato Napoleone.
Ci siamo spostati a Menfi per ammirare la gigantesca statua in calcare di Ramesse II, sdraita, perché caduta per via dell’assenza dei piedi. In ingresso si trova una Sfinge in alabastro.
Abbiamo concluso il nostro tour con le piramidi a Saqqara.
Prima siamo entrati in una tomba sotterranea della Piramide di Teti, percorrendo, tutti piegati, un lungo, basso e stretto corridoio che scende fino alla camera funeraria che contiene il ben conservato sarcofago in basalto di Teti.
Molti non sono voluti venire per paura di avere problemi di claustrofobia e anche io ho avuto qualche dubbio, ma mi sono arrischiata ed è andata bene, perché in fondo non era così bassa e stretta e soprattutto una volta percorso il corridoio si arriva in una zona più ampia e alta.
Successivamente siamo arrivati alla Piramide a Gradoni, la più antica dell’Egitto, con sei alti gradoni, per una altezza di 60m.
E’ circondata da un complesso funerario a cui si accede superando un colonnato. Una particolarità sono quattordici false porte, un tempo in legno, ma oggi scolpite in pietra, con un primo sistema di cardini.
Ci siamo fatti “incastrare” a fare qualche foto con un cammello in cambio di qualche euro e mi hanno anche insegnato a mettere il mio foulard come un Hijab.
Ultima sosta prima di pranzo è stata al museo del papiro, dove ci hanno mostrato come avviene la lavorazione partendo dal fusto fino ad arrivare ai fogli sottili utilizzati per dipingere i quadri. Ne abbiamo acquistato uno, con l'albero della vita, e un altro più piccolo ce l'hanno regalato, con lo zodiaco.
Un pranzo tipico in mezzo alle palme ha chiuso la nostra vacanza di una settimana nella parte più storica dell’Egitto. Siamo rientrati in hotel per chiudere i bagagli e riposare un po', dato che alle 2 di notte saremmo dovuti andare in aeroporto per prendere il volo delle 4 del mattino per Roma e per pranzo essere a casa, stanchi ma entusiasti per l’esperienza vissuta.
Suggerimenti:
Si può sempre pagare in euro, quindi conviene portarsi tante monetine, soprattutto per pagare i souvenir che costano pochi euro e per dare qualche mancia per strada.