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Geysir - Pingvellir - ReykJavik - 14/Jul/2006 «


Ci siamo svegliati questa mattina con un cielo completamente grigio, pioggia e vento, una giornata orribile!
Per colazione siamo andati all?edificio principale. Forse eravamo gli unici ospiti perché il ragazzo che ieri stava dipingendo il cottage si è alzato proprio al nostro arrivo ed ha messo sul tavolo tutto il necessario per la colazione, molto alla buona.
Ho sperato che il tempo potesse migliorare, ma abbiamo concluso tutte le visite sotto l?acqua.
Prima meta ai Geysir e cascata Gullfoss, molto vicini tra loro.
Abbiamo iniziato dalla seconda, bardandoci con pantavento e giacca, ma nonostante tutto ci siamo un po? bagnati. La cascata è davvero bellissima, ma abbiamo dovuto fare in fretta, aprendo l?ombrellino per proteggere la macchina fotografica e scattare qualche foto.
Ai Geysir ci siamo limitati ad assistere quello principale, lo Strokkur, che emette zampilli alti fino a 35 m, ma i primi spruzzi sono stati molto più bassi, così ci siamo allontanati per vedere una sorgente più piccola e nel frattempo lo Strokkur ha emesso finalmente uno spruzzo più alto, così sono tornata in posizione con la macchina fotografica pronta per non perdere l?esplosione successiva ed infatti sono riuscita ad immortalarla.
Marco nel frattempo era zuppo d?acqua, così siamo scappati.
L?ultima visita dei nostro soggiorno islandese è stata al Parco Nazionale di Pingvellir, per vedere la fossa tettonica tra la zolla nord americana e quella europea.
Siamo arrivati alla fossa tettonica, il rift, principale, denominata Almannaja e abbiamo scattato qualche foto alla cascata Oxarafoss.
Qui ci siamo definitivamente inzuppati, così ci siamo spostati in macchina sino al parcheggio che porta alla Logberg, dove si radunava l?Alping, il parlamento islandese, sino al 1271, segnalato ora da una bandiera, ed avendo una buona visuale mi sono limitata a scattare una foto dal finestrino.
Alle 15.30 eravamo in albergo a Reykjavik e finalmente asciutti.
Siamo andati al centro commerciale Kringlan, grande e carino, con marche internazionali, tipo Body Shop e Lush e quindi poco islandese, tanto che non sono riuscita a trovare nulla di tipico, se non un negozio con i classici souvenir.
La delusione maggiore è stata scoprire che hanno chiuso l?Hard Rock Cafè, dove avrei comprato, come in ogni viaggio, una maglietta con il nome della città.
Domani mattina alle 4.30 dobbiamo essere pronti per la colazione e alle 7.30 abbiamo il volo che ci riporterà a casa.
La vacanza è finita, ma è stata intensa e ce la siamo goduta!!

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