Friuli e dintorni

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 05/Aug/2017
Data rientro: 25/Aug/2017
Mezzo: Automobile
Km percorsi: 2800
Soste: 28
Fotografie: 1400
Costi totali: €2.642,19


Le foto più rappresentative



Tappe


Cividale - Spilimbergo - 09/Aug/2017

Siamo partiti per il Friuli sabato 5 agosto 2017, dopo pranzo, verso le 13.30, ed è stato un viaggio fantastico, con il minimo storico di autovetture incontrate lungo i 400 km di tragitto. Una volta arrivati a Billerio – Magnano in Riviera, dove si trova l’abitazione che era della nonna di Marco e dove siamo spesso venuti per rapide toccate e fughe, e scaricati i bagagli, siamo andati al supermercato a fare la spesa, dato che la casa era totalmente sprovvista di qualsiasi cosa e siamo tornati anche nei giorni successivi, una volta capito cosa potesse ulteriormente servirci. Domenica sera siamo stati invitati a cena da Anto e Maxi, gli amici vicini di casa, dopo il grande temporale che ha abbassato le temperature. Lunedi e martedi ho lavorato, mentre Marco ha studiato per l’esame che deve dare dopo l’estate. Uniche distrazioni sono state l’acquisto da mediaword della macchina della nespresso e l’uscita di martedi pomeriggio ad Udine per acquistare le cialde, cogliendo l’occasione per un aperitivo mondano, per quanto non paragonabile a quelli a cui siamo abituati a Milano. Il bicchiere di spritz costa circa 3 €, ma non viene dato nulla da mangiare, se non un piccolo piattino di patatine.
Questa mattina invece abbiamo iniziato le nostre visite con Cividale del Friuli, dove abbiamo visitato il Tempietto Longobardo, con elementi di varie epoche. Sopra l’arco si trovano 6 Sante, due in abito monacale e quattro in abito regale.
Appena fuori si raggiunge la chiesa dei SS. Pietro e Biagio con la bella facciata affrescata.
Sotto un caldo terrificante siamo arrivati al Ponte del Diavolo, da cui si godono begli scorci sulla città.
Abbiamo proseguito per Palmanova, città fortezza con pianta poligonale a stella a nove punte. Siamo arrivati in auto vicino alla bellissima piazza Grande all’ora di pranzo, così abbiamo scelto uno dei bar per fermarci all’ombra e sperare in un alito di vento, quasi sempre assente. La piazza è veramente enorme ed affascinante, peccato per il troppo caldo, che ci ha impedito di girare tre le fortificazioni che si trovano appena oltre il cuore centrale ed obbligandoci a ripartire.
Abbiamo trovato S. Vito al Tagliamento deserta e desolata, sicuramente per via del caldo e dell’orario. Avevo visto delle fotografie che rappresentavano la grande piazza principale con piante e fiori, mentre oggi era vuota e poco accattivante.
Abbiamo concluso le visite della giornata con Spilimbergo, dove abbiamo parcheggiato all’inizio di Via Roma, la strada principale che conduce al Duomo e quindi al Castello con il Palazzo dipinto del ‘400, attuale sede del municipio.
Stavano allestendo la città per la rievocazione storica che ci sarà domani.
Infine, sulla strada del ritorno, si siamo fermati a San Daniele, alla Prosciutteria dell’Ava, per la degustazione dell’omonimo prosciutto, molto dolce e gustoso. Il locale mi aveva incuriosito passandoci altre volte e sebbene commerciale, è carino ed abbiamo mangiato bene.

Monte Lussari - Villach - 13/Aug/2017

Finalmente dopo qualche giorno fermi siamo ripartiti alla scoperta del Nord Est.
Prima sosta è stata al Monte Lussari, poco distante da Tarvisio, a meno di un’ora da casa. Si può salire da Camporosso a piedi o con una comoda funicolare, che conduce alla vetta in circa 15 minuti. Noi abbiamo scelto ovviamente la seconda soluzione, avendo anche ad attenderci una giornata fitta di tappe. Lo spettacolo più scenografico si gode appena scesi dalla funivia, con l’immagine completa del borgo, utilizzato per altro da BMW come ambientazione di una sua pubblicità.
Ci siamo incamminati lungo la strada principale e percorso i diversi itinerari.
Dopo un caffè siamo tornati alla macchina, così da partire per l’Austria, ed in particolare abbiamo impostato il navigatore per il Castello di Hochosterwitz, appoggiato su uno sperone roccioso, con 14 porte a torre.
La salita a piedi, di circa mezz’ora, è stata per il primo tratto, dal parcheggio alla biglietteria, un po' impegnativa, anche perché sotto il sole torrido di agosto. Non so come sia normalmente, ma per oggi erano organizzati diversi intrattenimenti per bambini, inclusa una zona con animali che era possibile toccare ed anche prendere in braccio.
Nella piazza centrale hanno organizzato l’area ristoro, così da ridare energie agli affaticati dopo la salita.
La visita è molto carina e merita assolutamente la deviazione. Avevo prenotato l’hotel a Villach e nell’indirizzarci verso tale destinazione abbiamo fatto ancora un paio di soste: a Klagenfurt, che tuttavia di domenica, nel primo pomeriggio, era abbastanza deserta, e Velden, dove si trova l’omonimo lago.
Abbiamo percorso sia il lungo lago, sia la vivace via centrale, dove sono riuscita a comprarmi una borsa e dove ci siamo concessi un aperitivo, proprio di fronte all’ingresso del Casinò.
Numerose le auto di lusso parcheggiate o che sfilano rombando per il centro.
A Villach avevo prenotato nel moderno e molto bello Holiday Inn, dove sono arrivate subito dopo di noi due Ferrari, da cui sono scese persone dello staff di Valentino Rossi, che qui correrà nella giornata di domani. Dopo una rapida doccia e controllato su Tripadvisor dove andare a cena, siamo andati in centro per qualche scatto fotografico. Per fortuna è tutto vicino, così dopo le foto di rito, siamo arrivati in fretta a cena al Ancora qualche foto al centro illuminato e siamo tornati in camera per riposarci per un’altra intensa giornata domani.
er Brauhof, per assaggiare le specialità locali: ravioli con ripieno di polenta e formaggi, la tipica cotoletta per me ed il gulash per Marco.

Fusine - Gemona - 14/Aug/2017

Partenza per le 9.00 da Villach con destinazione Tarvisio per andare a fare colazione in uno dei bar visti ieri quando siamo passati, ma non siamo riusciti a ritrovare la stessa strada. Abbiamo proseguito per i laghi di Fusine, arrivando da quello inferiore e secondo me più caratteristico. Nel momento in cui il sole illumina il lago, il colore risplende di verde e si riflettono le nuvole nell’acqua rendendo così il paesaggio suggestivo.
Abbiamo percorso parte dell’anello e poi ci siamo spostati in macchina al lago superiore. Purtroppo il sole è andato via quindi quanto di bello riscontrato precedentemente qui non c’è stato.
Siamo poi passati dal lago di Predil o di Raibl, ma anche qui non c’era il sole, quindi non ci siamo fermati.
Abbiamo impostato sul navigatore Sella Nevea e preso la deviazione per l’Altopiano del Montasio. Dopo 6 km di curve, alcune anche cieche, siamo arrivati al parcheggio ed abbiamo proseguito a piedi fino alla malga per fare pranzo. In realtà avremmo potuto proseguire in macchina ancora oltre, ma così abbiamo sgranchito le gambe. Per fortuna si era liberato da poco un tavolo con tanti posti e siamo riusciti a sederci, in mezzo ad altri commensali. Abbiamo degustato un piatto di montasio e poi condiviso due portate: un bis di primo con spretzle con ricotta affumicata e speck e dei gnocchi di polenta e formaggio, oltre ad un piatto di frico con polenta.
Al termine siano entrati anche allo spaccio, così da portarci a casa un po' di ricotta, montasio e yogurt.
Abbiamo camminato un po' tra i prati, avvicinandoci alle mucche al pascolo e sentendo i richiami delle marmotte, ma non siamo riuscite a vederle.
Per cena ci saremmo dovuti fermare a Resiutta a mangiare il pollo, ma dopo il pranzo abbondante abbiamo proseguito per tornare a casa.
Abbiamo effettuato ancora un paio di soste, prima a Venzone e poi a Gemona. In entrami i casi siamo andati a visitare il Duomo, dove eravamo già stati in passato, ma merita tornarci.
Sono state ricostruite dopo il terremoto del 1976.
La prima ha accanto una cripta contenente alcune mummie, la seconda ha la particolarità di avere delle enormi colonne, storte, ed un alto campanile costruito però a qualche metro di distanza rispetto al Duomo stesso.
Stanchi ed esausti abbiamo fatto poi ritorno a casa.

Sauris - Cavazzo - 16/Aug/2017

Altra giornata di visite, iniziando da Sauris. Dopo diverse curve si arriva all’omonimo lago, bacino artificiale dal colore azzurro.
Per vederlo meglio siamo passati oltre la diga, imboccando la galleria fino a giungere al primo punto di sosta per scattare delle fotografie. La galleria è stretta, pur essendo a doppio senso di marcia, e buia, priva di illuminazione artificiale. Ovviamente siamo riusciti ad incontrare una macchina che giungeva in direzione opposta, gestendo il passaggio con un po' di tensione. Lo stesso percorso l’abbiamo dovuto ripercorrere, ma senza incroci fastidiosi.
Si sale la montagna e si incontra Sauris di Sotto, con il prosciuttificio Wolf. Ci siamo fermati per l’acquisto e ne abbiamo approfittato per fare la degustazione di prosciutto crudo e di speak, accompagnati dalla birra del luogo, Zahrebeer.
A Sauris di Sopra siamo arrivati alla chiesa e abbiamo sperato di trovare il birrificio, ma senza successo, così abbiamo proseguito per Pesariis, il paese degli orologi, un museo a cielo aperto. Davanti al museo degli orologi, che stava chiudendo per la pausa pranzo, abbiamo preso una mappa con l’indicazione dei 15 orologi monumentali sparsi per il paese.
Proprio qui è nata la ditta Solari a cui si devono gli orologi delle stazioni ferroviarie di tutto il mondo.
Sulla strada di ritorno ci siamo fermati anche al Lago di Cavazzo, ma essendo nuvoloso non siamo riusciti ad apprezzarne la bellezza.

Aquileia - Bibbione - 18/Aug/2017

Dopo uno stop di lavoro/studio, ci siamo concessi un giorno di relax con alcune importanti visite culturali.
Prima fermata verso le 10.30 ad Aquileia. Sebbene fosse ancora presto, il caldo iniziava a farsi sentire ed il percorrere la strada verso il foro romano è stato abbastanza faticoso. Sono visibili alcune colonne.
Abbiamo proseguito ripercorrendo la Via Sacra, all’ombra di alti cipressi, con accanto un fossato che un tempo era un fiume navigabile.
Al termine della strada si giunge alla bellissima Basilica. E’ affascinante sia la struttura di pietra esterna, sia l’interno con dieci colonne per lato, bianche, che vanno in contrasto con il legno del tetto, con i mosaici sul pavimento e con gli affreschi dell’abside.
Siamo entrati a pagamento nella cripta per ammirare altri mosaici, tra cui quello della lotta tra il gallo e la tartaruga, dove quest’ultima rappresenta, poveretta, l’oscurità. A mio parere il costo del biglietto non vale, avendo la possibilità di poter già ammirare i mosaici sul pavimento della navata centrale della Basilica.
Se non ci fosse stato tanto caldo, saremmo arrivati all’anfiteatro e al sepolcreto romano, ma abbiamo proseguito per Grado. Abbiamo girato mezz’ora per trovare parcheggio, poi quasi inaspettatamente siamo riusciti nell’intento. Sotto il sole cocente abbiamo percorso le vie pedonali, ci siamo affacciati sul lungomare ed arrivati alla Basilica di S. Eufemia, molto bella, anch’essa con i mosaici pavimentali.
Ho cercato su tripadvisor dove andare a pranzo, individuandone uno, Laura e Christian Spaghetti House, dove Marco ha mangiato delle ottime linguine con le mazzancolle ed io dei fantastici, superbi, meravigliosi gnocchi con il ragù, mai trovati così buoni, si scioglievano in bocca.
Sono voluta andare poi a Marano Lagunare, sperando di trovare begli scorci di laguna, ma abbiamo trovato solo caldo. La parte più bella l’abbiamo vista nel tratto di strada che conduce a Grado.
Non essendo tardi, abbiamo pensato di arrivare a Bibione a trovare i nostri amici, Anto e Maxi, per un aperitivo. Ci siamo fermati un paio di ore e poi siamo ripartiti per tornare a casa, facendo ancora una sosta a Castions per una pizza dove ci avevano consigliato.

Pirano - Portorose - 20/Aug/2017

Partenza verso le 9.00 per la Slovenia ed in particolare per la bella Pirano, dove siamo arrivati senza trovare traffico, in 1h e 40m circa, avendo anche acquistato la vignetta per l’autostrada slovena, che ci servirà anche per i prossimi giorni. Il parcheggio più vicino alla città era pieno, così abbiamo dirottato su quello superiore, collegato alla cittadina con una navetta gratuita, ma noi ce la siamo poi fatta a piedi, agevolati dal vento fresco.
Si arriva alla Tartinijev Trg, una bellissima piazza su cui si affacciano importanti edifici, quali la Pretura, il Comune, la Chiesa di S. Pietro ed una casa in stile veneziano.
Svetta poco oltre il campanile, su cui è possibile salire per ammirare il notevole panorama della piazza stessa e dell’intera cittadina affacciata sul mare.
Da un lato della penisola il mare è mosso e le onde si stagliano contro le rocce, facendo giocare una moltitudine di bimbi che corrono per farsi bagnare ed allo stesso tempo è la gioia dei surfisti.
L’altro lato invece è riparato dal vento e quindi il mare è calmo e ci sono persone stese lungo il marciapiede a prendere il sole ed altre rilassate in acqua.
Una volta terminato il giro ci siamo fermati a pranzo in uno dei locali sul mare.
Portorose è attaccato e per le 14 circa eravamo in hotel a fare il check in, pronti a correre alle terme.
Pensavo fossero all’interno del nostro hotel 5 stelle, quando invece è necessario percorrere un dedalo di corridoi prima di arrivarci, passando attraverso diversi alberghi. L’accesso alle piscine termali è incluso nel costo del pernottamento, mentre alle 17 apre il Sauna Park, un percorso di diverse saune e bagni turchi, dove si accede solo con un telo, senza costume, carino. Per un paio di ore abbiamo pagato 24 €. Le piscine invece sono poco termali, se non fosse per l’acqua tiepida, e ci sono solo un paio di piccole e deludenti piscine idromassaggio.
Per cena avevo individuato con tripadvisor un locale dove cenare oltre il casinò, ma era al completo ed avremmo dovuto aspettare 20 minuti, così ne abbiamo scelto uno tra i tanti lungo mare. Io ho mangiato un ottimo piatto di cevapcici, le salsicce, pepate, tipiche della slovenia, molto buone, mentre Marco del pesce, ma era troppo pasticciato e non è rimasto soddisfatto.

Portorose - Postumia - 21/Aug/2017

Lasciato Portorose, dopo una ricca colazione in terrazza, ci siamo recati a Miramare, alle porte di Trieste, scelta che poi si è rivelata fortunata perché all’uscita c’era una lunga coda per parcheggiare. Volendo si può lasciare anche la macchina lungo il provinciale e proseguire a piedi. L’accesso al parco del Castello è gratuito, quindi è possibile girare liberamente e cogliere gli straordinari scorci panoramici che vengono offerti.
La sosta ci ha richiesto un’ora, poi siamo andati in centro, parcheggiando al Molo dei Bersaglieri, non lontano dalla bellissima Piazza Unità d’Italia.
Abbiamo iniziato la visita dal Molo Audace, da cui si gode un bel panorama sulla piazza e sul mare.
Siamo andati verso il Canal Grande, Piazza della Borsa, Teatro Romano, siamo saliti al Castello e alla Cattedrale di S. Giusto e quindi siamo ridiscesi passando dall’Arco di Riccardo, chiesa di S. Silvestro e per chiudere Piazza Unità d’Italia.
Lo scorcio di Canal Grande, con qualche barca attraccata e sullo sfondo la chiesa di S. Antonio con le colonne ioniche e la cupola azzurra, è affascinante.
Molto bella la cattedrale di S. Giusto, a cui si giunge dopo una salita che, sotto il sole caldo, è risultata essere un po' impegnativa. Osservandola, si notano le stranezze: la facciata non è completa, in quanto termina sul campanile, togliendole la simmetria, ma allo stesso modo il rosone centrale non si trova esattamente al di sopra del portale d’ingresso, questo perché le origini sono differenti.
All’interno sorprendono le 5 navate e si nota anche qui la differenza negli stili. Notevoli i mosaici delle absidi.
Abbiamo fatto un rapido pranzo in uno dei bar vicino a Piazza della Borsa, per poi concludere la visita con la maestosa Piazza dell’Unità d’Italia, dove si ammirano i bei palazzi che vi si affacciano, come il Palazzo Comunale ed il Palazzo del Governo, con le belle decorazioni a mosaico.
Una volta alla macchina, siamo partiti per Postumia, così da fare il check in presso l’hotel, situato accanto alle grotte, dove è stato possibile ritirare dei voucher dei biglietti di ingresso con lo sconto del 10%, da trasformare poi in biglietti e prenotare il tour, in italiano, della durata di un’ora e mezzo.
La prima e la terza parte del percorso vengono effettuate a bordo di un trenino che consente in poco tempo di godere di diversi scorci su stalattiti e stalagmiti di grandi e piccole dimensioni.
Una parte invece viene percorsa a piedi, così da cogliere dettagli ed arrivare vicino alle concrezioni. Alcune sembrano dei veli con delle onde, altre degli spaghetti, alcune sono più ricche di sale e quindi sono più bianche, altre ricche di ferro e sono rosse.
Si conclude con la Grotta del Diamante, chiamata così per la grande stalagmite tutta bianca, a ricordare appunto un diamante, simbolo della grotta di Postumia.
E’ stato davvero un tour molto bello!
La temperatura era di circa 10 gradi, ma mi sono bastati i pantaloni lunghi, una felpa ed una pashmina al collo. Una volta usciti, alla 18.30, la maggior parte dei negozi ed anche i ristoranti era chiusa. Ho guardato su tripadvisor le alternative della zona, soprattutto aperte di lunedì, trovando in centro a Postumia, a circa 1 km e mezzo, un ristorante interessante, Storja Pod Stopnicami, così abbiamo preso l’auto e ci siamo spostati. Abbiamo dovuto aspettare un po' perché già al completo, ma ne è valsa la pena.

Postumia - Bled - 22/Aug/2017

Lasciata Postumia dopo un’abbondante colazione, ci siamo spostati a Lubiana. Abbiamo parcheggiato in fondo alla Dalmatinova ulica, comodi per le visite. Abbiamo cominciato con la Fraciskansha Cenkev, particolare per la sua facciata rossastra, e quasi di fronte il triplice ponte, Tromostovje, che apre le strade alle passeggiate sul lungo fiume, arricchito da fiori e vivaci localini.
Ci siamo fermati alla Cattedrale, Stolnica Sk. Nikolaja, dove particolari sono i portali con altorilievi.
Sulla Vodnikov trg si tiene il mercato e poco oltre sul ponte Zmajski Most, il ponte dei draghi, si ammirano le 4 sculture in bronzo del drago alato, simbolo della città.
Dietro la Krekov trg si prende la funicolare che conduce al castello. La vista offerta non è significativa, ma dopo un rapido giro siamo scesi a piedi per percorre la pedonale Mestni trg fino alla chiesa di St. Jacob e poi oltre il fiume al Krizanke, il complesso che era una fortezza-convento dei cavalieri dell’ordine teutonico della Croce.
Ultima sosta nella piazza Kongresni, molto grande, progettata per il Congresso internazionale del 1821 in cui venne sancita la Santa Alleanza.
Lubiana non ha nessuna particolare opera significativa o che spicca per importanza, ma è molto vivace, ricca di localini sul lungo fiume, che la rendono invitante ed amichevole, tanto che mi è spiaciuto ripartire.
Dopo una quarantina di minuti siamo arrivati a Bled ed una volta preso il possesso della camera siamo subito usciti per un primo sopralluogo. Appena arrivati lunga la riva del lago, c’era una imbarcazione tipica a remi, chiamata pletne, pronta a partire, così siamo saliti al volo, per andare sull’isola di Blejski Otok. Il percorso è piacevole e rilassante, con un bel panorama, allietato, nel nostro caso, da un barcaiolo giovane e carino.
La sosta sull’isola è stata di circa 40 min., il tempo necessario per girarla a piedi e per salire sulla torre, nonché per entrare nel santuario per tirare la corda delle campane per tre volte ed esprimere un desiderio, come richiede la tradizione.
Una volta rientrati abbiamo percorso parte del lungolago fino alla chiesa di S. Martin, poi stanchini, siamo tornati a riposarci un po' per decidere dove andare a cena.
La mia prima scelta tra i ristoranti proposti da tripadvisor era Ostarija Peglez’n, ma era pieno e la disponibilità per cenare sarebbe stata dopo un’ora, così abbiamo dirottato su un ristorante vicino alla chiesa, Gostilna Ari Planincu, semplice come interni, ma buona e gustosa la cena.

Bled - Magnano In Riviera - 23/Aug/2017

Anche questa mattina colazione abbondante e poi siamo andati a piedi fino al Castello di Bled, sebbene la guida touring non gli abbia assegnato alcun asterisco di merito, ma ci siamo azzardati a percorrere la salita per ammirare il panorama sul lago. Il biglietto d’ingresso costa 10 €, sicuramente un importo spropositato per il contenuto del castello, ma una volta arrivati fino lì, siamo comunque entrati. Il cielo si è un po' annuvolato, togliendo luminosità al lago, ma lo scorcio dell’isola è carino.
Tornati alla macchina abbiamo deciso di ripartire, dato che il tempo si era un po' guastato.
A Kranjska Gora Marco ha notato una pista di toboga, la nuova moda di quest’anno, e ci siamo fermati per vederla e da lì abbiamo poi deciso di provarlo, dato che scendevano persone di ogni età. Io ho avuto un po' paura durante la discesa ed ho spesso frenato, rallentando Marco che mi seguiva e non si è potuto divertire come avrebbe voluto. Sono comunque contenta di averlo provato.
Nel frattempo abbiamo fatto un po' tardi e non ci siamo potuti, anche questa volta, fermare a mangiare il polletto a Resiutta, quindi verso le 14.00 abbiamo scelto un ristorante a Tarvisio, Alpino, mangiando bene: gnocchi alla ricotta affumicata e tagliolini al San Daniele.

Pordenone - Barcis - 24/Aug/2017

Ultimo giorno di tour friulani, questa volta in compagnia dei genitori di Marco, Graziella e Rinaldo, arrivati da qualche giorno di rientro dal viaggio in camper in Albania, Montenegro e Kosovo. Abbiamo iniziato dalle Sorgenti del Livenza, vicino a Polcenigo, dove l’acqua sgorga dalla roccia, confluendo nel Livenza. Il sole illumina l’acqua mostrando un colore verde brillante, molto scenografico.
La sosta è molto breve, quindi decidiamo di aggiungere una tappa a Pordenone. Corso Vittorio Emanuele con i suoi portici e gli edifici affrescati ed il bellissimo Palazzo Comunale in testa alla strada la rendono carina.
Per pranzo siamo arrivati a Pian del Cansiglio: dopo diverse curve in mezzo ai boschi, si arriva ad un bel pianoro verde che ricorda molto la Svizzera.
Ci sono diversi ristoranti dove mangiare, ma ci è stato consigliato da Maxi ed Ezio, il primo sulla destra arrivando al pianoro, molto buono.
Successivamente sono stata curiosa di vedere la Diga del Vajont, dove il 9 ottobre 1963 una frana del monte Toc scavalcò la diga e precipito sul paese di Longarone sottostante e provocò la morte di più di 2.000 persone, di cui quasi cinquecento erano bambini. Sosta emozionante.
Abbiamo concluso le nostre tappe al lago di Barcis. Anche qui le acque sono trasparenti, quasi azzurre in certi punti, verde in altre.
Oggi la giornata era credo particolarmente tranquilla ed il lago quasi deserto, quindi dopo una sosta birra rinfrescante siamo ripartiti per tornare verso casa.