Grecia

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 06/Jul/2018
Data rientro: 13/Jul/2018
Soste: 7
Costi totali: €3.371,04


Le foto più rappresentative



Tappe


Atene - - 06/Jul/2018

Sveglia presto anche il primo giorno di vacanza, così da essere per tempo in aeroporto per il volo delle 11, avente come destinazione Atene. Abbiamo prenotato il parcheggio a Linate la sera prima, scegliendone uno all’interno così da essere comodi e non dover prendere pulmini aggiuntivi. Una volta arrivati in aeroporto ad Atene, avevamo l’indicazione di andare a prendere il metrò, che conduce a piazza Syntagma, la piazza del parlamento, non lontana dal nostro albergo. Purtroppo ci è stato detto che la linea metropolitana ha qualche problema e che dobbiamo tornare indietro fino agli arrivi e prendere il bus X95, che fa capolinea dove serve a noi. L’aria è molto calda e iniziamo subito a sudare. Il tempo di fare i biglietti ed arriva il nostro autobus, su cui riusciamo anche a sederci. Il viaggio è abbastanza lungo, quasi un’ora, ma poi finalmente arriviamo a destinazione. Cerchiamo di orientarci ed in pochi minuti siamo in hotel, che si trova nella zona vip, vicino ai negozi di Prada e LV. Ci rinfreschiamo un po' nell’aria condizionata e decidiamo di percorrere l’itinerario della Lonely Planet di 2 h e 3,5 km alla scoperta della città.
Il punto di partenza è sempre la piazza del Parlamento, dove siamo andati a fotografare gli euzoni, le guardie presidenziali, che sorvegliano la tomba del milite ignoto, con le loro buffe scarpe.
Abbiamo attraversato i Giardini Nazionali, un po' più freschi, in cui abbiamo trovato tanti pappagalli verdi che cinguettavano o quasi starnazzavano, dal rumore che facevano, fino ad arrivare allo Stadio Panatenaico, dove si svolsero le Olimpiadi del 1896. E’ particolare perché ad anfiteatro, quindi anche senza entrarvi si vede bene la struttura.
Proseguendo lungo i giardini, siamo arrivati al tempio di Zeus Olimpico e all’Arco di Adriano, eretto per segnare il confine della città romana. L’ultima notte la faremo in un hotel con vista su questi due monumenti.
Abbiamo poi superato la piccola chiesa bizantina di Agia Ekaterini, dove stavano allestendo per un matrimonio.
Superato il monumento a Lisicrate, abbiamo imboccato la scalinata che conduce all’Acropoli. Si attraversa il quartiere particolare di Anafiotika, con le sue case bianche, tipiche delle Cicladi, e le sue strade strette e scalini ripidi. Sembra di andare a casa di qualcuno, invece, salendo, si arriva proprio alla base dell’Acropoli. Il caldo è fastidioso e noi siamo tutti sudati.
Riusciamo ad arrivare alla fermata della metropolitana di Thissio, stanchi ed affamati, avendo saltato il pranzo, quindi decidiamo di cercare su tripadvisor dove fare cena, prima di proseguire, benchè l’orario non sia consono alle usanze locali. Erano le 19.30 mentre qui si cena alle 21-21.30. Ho scelto un ristorante tipico greco, Kallipateira, dove abbiamo iniziato a prendere confidenza con i sapori locali, assaggiando alcuni piatti tipici, come la moussaka, quasi una parmigiana, con base di patate, poi la melanzana, quindi la carne e poi sopra del formaggio. Ottima, perché non si sentiva molto l’amaro della melanzana, che non amiamo molto. Abbiamo assaggiato anche i soutzoukakia smyrneika, ovvero polpette al sugo, arricchite da spezie, come il cumino, abbinato con il riso. Tutto molto buono e ad un prezzo ragionevole.
Per concludere la giornata siamo arrivati alla bellissima piazza Monostiraki, dove troneggia la chiesa bizantina della Pantanassa ed alle cui spalle svetta l’Acropoli.
Era affollata di gente e si stavano accendendo tutte le luci della sera, molto bello.
Abbiamo percorso diverse vie del mercato delle pulci, con bancarelle di vario genere, che alle 21 iniziavano a chiudere.
Esausti siamo finalmente tornati in hotel per le agognate docce e poi crollare stesi nel letto.

Atene - 07/Jul/2018

Dato il caldo patito durante il pomeriggio di ieri, avevamo pensato di andare a fare la visita all’acropoli alle 8 del mattino. Arrivati però in hotel, il loquace ragazzo della hall ci ha consigliato di andare in serata, verso le 18.30, dato che chiude alle 20, così da vedere il tramonto e anche i riflessi sulle pietre e piuttosto anticipare la salita al Licabetto per vedere il panorama. Abbiamo deciso di seguire il suo consiglio, invertendo i nostri programmi, cosa che ci ha consentito di dormire di più e fare le cose con calma.
Siamo usciti dall’hotel verso le 10.30 e tornati a concludere le visite che mancavano, come qualche chiesa bizantina: Kapni Karea e Mikri Mitropoli.
Non ci siamo fatti mancare il mercato coperto di Kendriki Agorà, un punto fermo per me dei viaggi, quando presente.
Quindi siamo tornati verso Monastiraki a prendere la metropolitana, fino alla fermata di Evangelismos e da lì è stata tutta in salita, sotto il sole cocente, per arrivare fino alla funicolare che conduce al Libacetto.
Giunti alla sommità non c’è molto da fare, se non qualche foto al panorama della città, benchè il Partenone sia comunque molto lontano e ci fosse un po' di foschia e quindi non si sia potuto apprezzare la vista del mare oltre alla città, e mangiare.
Abbiamo scelto un tavolo con vista Partenone ed assaggiato lo tzatziki, un antipasto fatto con yogurt, cetrioli, aglio e olio.
A quel punto abbiamo fatto ritorno in hotel per una prima doccia e riposarci un po', per uscire nuovamente verso le 18 per salire sull’Acropoli. Abbiamo fatto mezz’ora di coda per prendere i biglietti, entrando poi verso le 18.40. Abbiamo visitato prima la parte bassa con l’Odeion di Erode Attico, un teatro di cui si rileva ancora bene l’impianto e dove si svolgono ancora converti ed il teatro di Dionisio, di cui invece rimane meno.
Siamo quindi ripartiti verso il corpo principale, superando la porta principale e le colonne poste in maniera asimmetrica, fino a giungere alla spianata da cui si vede il Partenone.
Qui sono rimasta subito delusa, perché è in fase di restauro, quindi in parte ha le impalcature ed all’interno anche una gru, oltre ad essere transennato ed inarrivabile.
Di fronte si trova invece l’Eretteo, che mi ha dato molta soddisfazione, dal punto di vista fotografico. A catturare l’attenzione vi sono 6 cariatidi, esposte in passerella in una loggia. Il corpo principale è un tempio ionico con 6 colonne a est e 4 a ovest.
Sul lato opposto vi è il portico della Korai o delle Cariatidi, una tribuna d’onore per le cerimonie, molto bello, soprattutto al calar del sole, quando le pietre prendono colore.
Si giunge al Belvedere, da cui si possono scattare foto sulla città, ma anche, voltandosi, al Partenone.
Nel frattempo si è fatta l’ora di chiusura, le 20, ed il tramonto dava luce ad ogni pietra, rendendo il paesaggio dell’Acropoli ancora più bello.
Ho tempestato di foto l’Eretteo e bellissime, in uscita, le colonne dei Propilei a fare a gara con il tempio di Athena Nike, sullo sperone occidentale.
Scendendo verso la città, ci siamo fermati a cena in un ristorante con vista Acropoli, il cui nome credo sia Argyropoulos, leggendo lo scontrino. Abbiamo ordinato anche questa sera la moussaka, meno buona di quella di ieri sera, e i souvlaki, gli spiedini, di pollo e di agnello. Ci siamo anche concessi dei dolci tipici, assaggiando il Baklava, ricco di zuccheri e frutta secca, e Ravani, a base di semolino, sciroppo di zucchero, insomma una esagerazione assoluta di dolce.
Alle 21 l’Acropoli viene illuminata, concedendoci così una ulteriore prospettiva.
Siamo poi andati all’Hard Rock Cafè, appena dietro Monastiraki, per i consueti acquisti per noi e per gli amici. Stanchi, ma soddisfatti, siamo tornati in hotel.
Percorrendo le vie dei palazzi, peraltro non troppo ampie, siamo tornati a sudare, arrivando in hotel in uno stato pietoso e pronti per gettarci in doccia.

Atene - Santorini - 08/Jul/2018

Sveglia con calma e organizzata per essere pronti per le 11 per assistere al cambio della guardia.
Siamo arrivati mezz’ora prima e c’era purtroppo già affollamento. Comunque, sebbene fossimo in seconda fila sul davanti, siamo riusciti ad assistere con una buona visuale alla parata ed al cambio della guardia, scattando delle belle foto.
Il cielo nel frattempo si è annuvolato e ne abbiamo approfittato per andare a vedere anche l’Agorà. All’interno attira l’attenzione il tempio di Efeso, costruito ancora prima del Partenone, intorno al 445 a.C.
Efeso era dio del fuoco e della metallurgia. Per questo fu edificato nel quartiere dei fabbri. La struttura è completamente conservata e quindi interessante da osservare.
Oltre a questo merita anche la Stoà di Attalo, un lungo colonnato coperto.
Quindi siamo tornati in hotel a rinfrescarci un attimo, prima di recuperare i bagagli per andare in aeroporto e da lì a Santorini.
Ieri sera avevo scritto alla struttura per farci venire a prendere.
La camera si trova sulla strada principale di Oia, la città più a nord e famosa per i suoi tramonti.
La camera non è molto grande, come anche il bagno, per quanto bello.
Se non fosse per la posizione, non varrebbe 200 € a notte.
Abbiamo subito lasciato la camera alla ricerca degli angoli tanto ammirati nelle foto altrui in questi anni e pronti per scattarne di nostre.
Sotto il sole, abbiamo percorso la strada principale, perdendoci ogni tanto in qualche via sottostante.
Si vedono alcune cupole blu, le bouganville ed è tutto deliziosamente bianco.
Abbiamo preso un aperitivo vista mare, mulino a vento tipico e tramonto, ma quando c’era da scattare tutte le foto del tramonto, ci siamo alzati per non avere nessuno davanti.
E' veramente bellissimo.
Una volta tramontato il sole, con una fiumana di gente, siamo tornati verso la camera per una doccia e scelto poi un ristorante poco distante per la cena; all'alba delle 22.
A seguire abbiamo ancora scattato un po' di foto alla cittadina tutta illuminata, per far poi ritorno, stanchi, ma soddisfatti, alla camera.

Santorini - 09/Jul/2018

Ieri sera durante la cena abbiamo considerato come occupare la giornata, calda, che ci avrebbe atteso l'indomani.
Ho guardato le offerte presenti sull’APP di Get your guide e trovato una crociera di 5 ore in catamarano fino al tramonto, con presa in hotel, ed in pochi minuti abbiamo prenotato.
La partenza era prevista per le 14, quindi ci siano alzati con calma, ho potuto scrivere il diario sulla terrazza di fronte alla camera vista mare, bello e rilassante e poi colazione, ovviamente vista mare.
Siamo andati ad informarci per noleggiare il quad il giorno successivo, così da fare questa nuova esperienza.
Ho poi ricevuto una mail che non c'era posto per la nostra escursione, facendoci agitare. Ho risposto un po' arrabbiata, perché su Get you guide c’era la disponibilità e chiedendo se non ci fossero alternative.
Per fortuna di hanno inseriti in un altro gruppo, con un catamarano più piccolo e quindi meno posti, considerandolo un upgrade. Risolta questa situazione abbiamo potuto fare pranzo... vista mare e poi organizzarci per la partenza. Abbiamo dovuto effettuare un lungo tour per l'isola, per recuperare i vari partecipanti e verso le 15.30 ci siamo finalmente imbarcati. Eravamo una ventina di passeggeri e circa quattro dell'equipaggio. Quasi tutti erano americani, come peraltro in giro per l'isola. Siamo stati alla spiaggia Rossa e Bianca, avendo la possibilità di fare il bagno, bellissimo, per quanto l'acqua non fosse trasparente come sognavo, ma blu.
Abbiamo superato la montagna della testa Indiana ed il faro Veneziano, fino alla Caldera.
Siamo arrivati per un ulteriore bagno nella baia delle sorgenti termali, anche se il capitano ci ha detto che non è vero lo sia, ma solo più calda, leggermente, in qualche punto.
Abbiamo fatto poi cena tutti insieme, per fortuna a base di carne alla griglia ed altri piatti freddi. Abbiamo fatto chiacchiere con due coppie americane che erano al nostro tavolo, entrambe in viaggio di nozze ed i ragazzi erano amici di infanzia. A seguire abbiamo potuto fare ancora un altro bagno, utilizzando anche le maschere e questa volta ho visto tanti pesci, anche di discrete dimensioni.
Infine ci siamo fermati ad ammirare un fantastico tramonto, finchè il sole è scomparso nel mare.
Per le 22 siamo rientrati in hotel, anche questa volta dopo diverse soste per scaricare i vari partecipanti al tour.
E’ stata una giornata fantastica, sia per il giro in catamarano, sia per i diversi bagni effettuati ed il romantico tramonto.

Santorini - Atene - 10/Jul/2018

Sveglia presto per poter essere alle 9 a ritirare il quad. Avremmo voluto fare prima colazione in un bar, ma erano ancora tutti chiusi, così abbiamo preso delle cose da asporto in una specie di panetteria e siamo tornati sulla nostra terrazza a mangiarli. Abbiamo fatto il check out e per conservare i bagagli all'interno, e non sotto il sole, ci ha chiesto 10 € a bagaglio, che vergogna. Tenendo conto poi che si pagano 200 € a notte solo per la posizione, perché, come ho già detto, la camera di per sé è piccola e con nessun confort. Siamo quindi andati a ritirare il quad e dopo le minime istruzioni essenziali siano partiti alla scoperta dell'isola. Per fortuna andando a circa 60km/h il caldo non si sentiva.
Siamo arrivati al birrificio Donkey e al paesino sovrastante.
Ci siamo fermati a pranzo a Pyrgos Kallistis ed ho potuto poi scattare un pò di foto facendo il giro per il paesino.
Abbiano proseguito fino al faro, dove in pochi minuti di giretto ci siamo sciolti di caldo.
Per concludere il tour rapido siamo andati a Fira. Anche qui il caldo era insopportabile, quindi ben presto ci siano infilati in un locale vista mare per rinfrescarci.
Abbiamo fatto la scelta di tornare a Oia, non sapendo bene l'eventuale traffico che avremmo trovato, lasciare il quad e poi prendere un aperitivo, l'ultimo vista mare, per cercare di fare incetta nei nostri occhi di quei panorami fantastici, sperando restino indelebili nella memoria.
L'hotel ci aveva organizzato il transfer all'aeroporto; quest’ultimo è ovviamente piccolo ed affollato, costringendoci a sederci sulle scale, durante l'attesa. L'hotel scelto per la notte è proprio di fronte all'aeroporto di Atene, quindi anche se erano ormai le 22, non abbiamo dovuto fare molta strada.
Note
• circa 100 km percorsi con il quad in una giornata
• non si può buttare la carta igienica nel water sulle isole

Atene - Meteore - 11/Jul/2018

La prenotazione nell'hotel davanti all'aeroporto, per quanto costosa, non comprendeva la colazione, quindi, una volta preparati i bagagli, siano andati a farla all'interno dell’aeroporto e poi siamo andati a ritirare la macchina, prenotata tramite Europe car. Abbiamo trovato un cartello non molto grande con una addetta, davanti al bar, che ci ha dato indicazione per prendere una navetta che ci ha condotto, in qualche chilometro, alla struttura della società a noleggio. L'auto a noi assegnata è stata una Nissan Nera, come quella che avevo io tanti anni fa. Siamo quindi tornati in hotel a ritirare i bagagli e partiti alla volta delle Meteore. La strada è molto bella e per lunghi tratti abbiamo viaggiato da soli. Siamo arrivati al nostro hotel, Pyrgos Adrachti, ai piedi di queste fantastiche montagne, verso le 14.00. Ci è stata subito fornita una mappa dei monasteri e gli orari o apertura. I due che volevo visitare, Megalo Meteoro e Monastero di Varlaam, avrebbero chiuso alle 16, quindi ci siamo affrettati a lasciare i bagagli in camera ad uscire subito. Con mio sollievo, si arriva in macchina quasi vicino all'ingresso dei monasteri. Siamo stati prima al Megalo Meteoro, trovando davanti, come suggerito dall'albergatore, i camioncini che vendono cibo, in modo da poter fare rapidamente pranzo. Sotto il sole delle 14 abbiamo fatto un po' di scale a scendere, ma soprattutto poi a salire, portandoci così immediatamente a sudare e faticare. L'interno sembra recentemente rifatto tanto che non sembra costruito nel 500. La parte più affascinante è la chiesa, piena di affreschi.
Abbiamo poi fatto in tempo a spostarci, di pochi chilometri, al Monastero di Varlaam, ma anche qui vale la stessa cosa scritta sopra, sembra recentemente rifatto ed è abbastanza deludente. Alle donne viene consegnato uno scialle per coprire le gambe.
Verso le 16 abbiamo concluso queste due visite e poi ci siano spostati in auto a fotografare gli altri monasteri e le meteore, incredibili, paesaggi unici e particolari.
Una volta concluso, siamo tornati in hotel e poi ho trovato su tripadvisor un locale, non lontano, con ottime recensioni, Taverna Gardenia, dove ci siamo effettivamente trovati bene, assaggiando ancora cucina greca, come lo tzatziki e la moussaka. Vince sempre però quella della prima sera ad Atene, più sfiziosa e saporita.

Meteore - Atene - 12/Jul/2018

Sveglia con calma ai piedi delle meteore.
Abbiamo fatto un’ottima colazione in hotel, sebbene non fosse inclusa nel prezzo, ma 7 € a testa è un ottimo prezzo e li ha meritati tutti.
Siamo quindi partiti per Delfi, arrivandovi all’ora di pranzo. Con una rapida occhiata a Tripadvisor, ho individuato dove andare a pranzo, alla taverna Vakhos, che ha una bella terrazza sulla vallata e sul fondo si vede anche il mare. Abbiamo mangiato bene, per quanto leggero.
Subito dopo siamo andati a pochi chilometri al santuario di Apollo. Fortunatamente il sole andava e veniva, così da poter reggere la visita sotto il sole delle 14. Purtroppo, non resta molto da vedere, se non il Tesoro degli Ateniesi, un tempietto dorico, ricostruito quasi interamente con i pezzi originali di marmo.
Del Tempio di Apollo restano 6 colonne, benchè se ne colgano le dimensioni originali.
Ancora salendo lungo la Via Sacra si giunge al teatro che poteva ospitare fino a 5000 spettatori.
Quindi siamo ripartiti alla volta di Atene.
Poteva essere un'idea andare ancora a Eleusi e Dafni, ma abbiamo preferito arrivare in auto fino all'hotel, in centro ad Atene, The Athens Gate hotel, per lasciare i bagagli, proseguire fino alla Europe Car, farci portare in aeroporto e da lì, leggeri, prendere la metropolitana per l’hotel. Quella più vicina sarebbe la fermata di Acropoli, ma bisognerebbe passare dalla linea blu alla rossa, per una fermata, quindi abbiamo preferito scendere a Sintagma e proseguire a piedi, passando attraverso i giardini e riuscire alla porta di Adriano.
Siamo stati in camera giusto il tempo delle docce e riusciti per cena. Su tripadvisor avevo trovato un ristorante poco distante, vicino al museo dell'Acropoli, Liondi Traditional Greek Restaurant. Abbiamo preso come antipasto un tris composto da formaggio speziato, olive, crema di ceci, peccato però coperta di cipolle. Io ho proseguito con il mio piatto preferito, la moussaka, benché vinca sempre quella della prima sera, mentre Marco ha preferito puntare sul pesce, con un bel piatto di gamberi. Ci hanno omaggiato, per concludere la cena, di qualche fettina di baklava, che ho solo assaggiato, perché sazia.
Abbiamo fatto qualche passo a piedi sotto l'Acropoli, lungo Odos Dionissiou Areopagitou, per qualche ultima foto notturna del Partenone, per poi far rientro in hotel.
Note: con la macchina abbiamo percorso in totale 920 km.

Atene - 13/Jul/2018

Colazione in terrazza questa mattina, con fantastica vista: da una parte sulla porta di Adriano e sull'Olimpieion, il tempio corinzio eretto in onore di Zeus, e dall'altro sul Partenone e l'Acropoli, già popolata alle 9 del mattino.
Il rapporto qualità / prezzo / posizione di questo hotel vince le mie scelte su booking di questa vacanza. Abbiamo fatto il checkout e lasciato loro in consegna il bagaglio e siamo usciti per un ultimo giro di shopping nelle vie pedonali attorno a Monastiraki.
Una volta concluso, siamo rientrati in hotel per una birra al roof garden, godendoci per un'ultima volta il panorama dell'Acropoli, prima di prendere il taxi per I'aeroporto ed il nostro rientro a casa. Abbiamo fatto mezz’ora di ritardo, ma per il resto è andato tutto bene.