Clemond Ferrand - 11/Aug/2021 «»


Abbiamo iniziato la mattinata telefonando nuovamente al numero verde dell’assistenza Fiat per i camper, ma alla fine forniscono riferimenti distanti, 50-70 km, quando magari si tratta di un problema di rapida soluzione.
Marco è tornato alla reception del campeggio e per fortuna c’era una persona che parlava italiano che ha gentilmente chiamato una officina, da cui hanno mandato un camion con rimorchio. Rapidamente ci ha caricato e portato nel parcheggio di un distributore, dove hanno l’officina e nel giro di 10 minuti aveva già cambiato il filtro del gasolio, top!!! Veramente efficienti!!! Certo, più di 400 euro per un lavoro di 1 ora….se è tanto, non è male, ma a noi ha salvato la vacanza!!
Un po' dubbiosi per via della porta che non si chiude, siamo comunque partiti per Clermont Ferrand, studiando le opzioni del caso e pianificando la strategia di gestione.
Dopo aver girato per intero l’anello che racchiude il centro storico, abbiamo trovato da parcheggiare in B.d Trudaine.
Siamo arrivati alla Cattedrale ma era chiusa per l’ora del pranzo, quindi abbiamo percorso la pedonale Rue des Gras, cercando anche dove fermarci a fare pranzo. Purtroppo i menu sono tutti in francese, e, nella maggior parte delle volte, con poca scelta. Siamo entrati nel mercato coperto di Saint Pierre, ma molti banchi erano chiusi, forse perché agosto, ma l’atmosfera era abbastanza squallida e triste. Alla fine abbiamo individuato un ristorante con cucina tradizionale alle spalle della Cattedrale, L’Oustagou, con un menù per lo meno ricco. Alla peggio, mi sono detta, mangio i formaggi…. Abbiamo provato a tradurre i piatti con google translator, ma con poco successo. Poi mi è venuto in mente di cercare in internet i piatti tradizionali dell’Auvergne e mi sono comparsi 2-3 nomi presenti sul menu e così la scelta è stata facile: truffade per me, ovvero un piatto con pancetta, patate e formaggio e la potee alverniate per Marco, con trito di carne, patate, cavoli. In realtà i piatti arrivati non erano esattamente così, ma comunque buoni e siamo rimasti soddisfatti.
Siamo quindi entrati nella nera Cattedrale, ma illuminata da splendide vetrate colorate.
Abbiamo percorso Rue Pascal e Rue du Port, tutte pedonali, per arrivare alla Notre Dame du Port, chiesa romanica di per sé non molto interessante, se non per le absidi con, all’esterno, sul retro, sui tetti, decorazioni policrome a motivi geometrici che ricordano quelle viste in Grecia. Abbiamo seguito un tour e siamo riusciti a salire sul balcone panoramico che si trova di fronte, con una visuale perfetta sulle absidi.
Per concludere la visita di Clermont Ferrand, siamo stati a l’Aventure Michelin, dato che proprio qui la Michelin ha la storia della sua fabbrica. La visita...deve appassionare per l’argomento; a me è piaciuto quasi unicamente l’omino della Michelin, ed è tutto dire. Mi sono concessa anche un paio di utili souvenir in uscita.
Per la notte ci siamo avvicinati a Puy de Dome, la zona vulcanica che visiteremo domani mattina. Il campeggio dove avevo pensato di pernottare era al completo, quindi ci siamo spostati in un’area di sosta per camper a Orcines, per fortuna molto grande, perché fin quasi alle 21 hanno continuato ad entrare mezzi.

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