Belgio

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 07/Aug/2018
Data rientro: 25/Aug/2018
Mezzo: Camper
Soste: 24
Costi totali: €3.353,40


Le foto più rappresentative



Tappe


Arese - Kehl (Strasburgo) - 07/Aug/2018

Partenza intelligente di martedi, così che nel week end abbiamo avuto modo di preparare tutto e anche studiare nel dettaglio l'itinerario del viaggio di quest'anno, non avendo avuto tempo prima. Ho deciso che la meta principale saranno i birrifici del Belgio, poi proseguiremo verso l'Olanda, per poi riscendere lungo la costa, se riusciamo fino alla Francia. La prima tappa, per spezzare il viaggio, abbiamo deciso essere Strasburgo, in Francia. Siamo partiti verso le 9.30 e arrivati a destinazione alle 16.30, avendo avuto un pò di difficoltà al San Gottardo, a causa di un incidente che c'era stato al mattino. Abbiamo parcheggiato su Rue Finkwiller, vicino ai Ponti Coperti e la Petite France, dove si trovano le bellissime case a graticcio.
Purtroppo c'era nuvoloso, quindi i colori non risultavano appieno, ma sono comunque affascinanti.
Siamo arrivati sino alla cattedrale che ha chiuso proprio al nostro arrivo, circondata e soffocata da case.
Abbiamo percorso le strade pedonali centrali fino alle chiuse, prima di tornare nella Petite France, ed abbiamo assistito al passaggio un battello turistico, sempre entusiasmante.
Ci siamo fermati a cena in uno dei ristorantini sul fiume e poi siamo tornati al camper, con l’intenzione di andare in campeggio. Purtroppo era al completo, così come quello di Kehl, poco distante, ci è stato detto. Abbiamo allora optato per un'area di sosta, sempre a Kehl, dove abbiamo avuto fortuna, occupando uno degli ultimi posti.

Kehl (Strasburgo) - Dinant - 08/Aug/2018

Sveglia e partenza con calma, verso le 9.30, destinazione Belgio, a Orval, dove si trova uno dei monasteri trappisti. Siamo arrivati per pranzo ed i parcheggi erano tutti pieni, soprattutto quelli adatti alla nostra dimensione. Abbiamo trovato posto alla fine della strada, vicino ad un ristorante e ne abbiamo approfittato per fare pranzo a base di omelette con prosciutto e formaggio, accompagnato con una birra Orval ed una birra artigianale. Ci siamo recati poi a piedi all'Abbazia.
Si visitano i resti di quella vecchia, che presenta scorci interessanti e se ne intuisce la struttura, mentre di quella nuova si può accedere alla tribuna, ma l'interno è molto semplice e spoglio. Più carino il suo aspetto esterno che si può vedere da un unico punto subito dopo la biglietteria.
Uscendo si passa dal negozio, dove si possono acquistare birra e formaggi. Orval produce un unico tipo di birra, che già abbiamo nella nostra collezione, quindi non l'ho presa, mentre ci siamo fatti tentare dai formaggi. La visita alla fabbrica è possibile solo durante l'Open day, una volta all'anno. Siamo andati poi a Chimay, arrivandovi quasi alle 18. Siamo andati all'abbazia, ma è insignificante, allora ci siamo spostati dove si trova l'Espace Chimay, uno stabile con negozio, bar, albergo e dove è possibile effettuare una visita, purtroppo chiuso quando siamo arrivati. Deve essere credo come un museo. Abbiamo comprato due bottiglie che ci mancavamo e siamo ripartiti, questa volta per Dinant, dove domani andremo alla Leffe. Abbiamo chiamato il campeggio, verificato che avesse posto ed ottenuto che rimanesse aperto mezz’ora in più per aspettarci. Chiude alle 19!! Il tutto facendo molta fatica a comunicare perché parlano pochissimo inglese. , uno stabile con negozio, bar, albergo e dove è possibile effettuare una visita, purtroppo chiuso quando siamo arrivati. Deve essere credo come un museo. Abbiamo comprato due bottiglie che ci mancavamo e siamo ripartiti, questa volta per Dinant, dove domani andremo alla Leffe. Abbiamo chiamato il campeggio, verificato che avesse posto ed ottenuto che rimanesse aperto mezz’ora in più per aspettarci. Chiude alle 19!! Il tutto facendo molta fatica a comunicare perché parlano pochissimo inglese.

Dinant - Maastricht - 09/Aug/2018

Cielo grigio al nostro risveglio e, tempo di fare le docce, è venuto uno scroscio d'acqua. Per fortuna quando è stata ora di lasciare il campeggio per visitare Dinant ha smesso, concedendoci uno spiraglio di sole.
Questo paesino ha tre particolarità:
1) Collegiale Notre Dame con un originale campanile a bulbo proprio sotto uno sperone roccioso
2) E’ la città del sax, ovvero vi è nato Adolfe Sax ed enormi sassofoni colorati sono sparsi un po' ovunque.
3) qui si trova la Maison du Leffe, dove si può assistere ad un percorso interattivo sulla storia del birrificio e poi degustare la rinomata birra, carino.
Durante la visita alla Leffe ha piovuto nuovamente, per poi smettere prima della nostra uscita. Ci siamo spostati ad Achouffe, dove si trova un altro noto birrificio. Qui credo si veda anche la produzione. Ho telefonato mentre eravamo in viaggio, ma ci hanno detto che oggi e domani sono già al completo. Siamo andati comunque per cercare di comprare qualche nuova bottiglia e/o degustare. Lo shop non dava la possibilità di prendere le birre singole di nostro interesse, così ci siamo limitati al pranzo, bevendo ovviamente la Chouffe.
Infine ci siamo diretti a Maastricht, in Olanda, per entrare in campeggio, la visita è rimandata a domani.

Maastricht - Giethoorn - 10/Aug/2018

Abbiamo trovato parcheggio a Maastricht in Fronten Singel, enorme area a pagamento, che si trova a pochi passi dal centro e dalla zona pedonale. Nella piazza del municipio era allestito il mercato con prodotti di vario genere. Ci hanno particolarmente colpito le numerose bancarelle che vendono tessuti.
Siamo arrivati alla Sint Servaasbasiliek, la più antica chiesa olandese, e poi alla Onze Lieve Vrouwebasiliek, anch'essa romanica, come la precedente; particolare l'esterno, mentre buio e cupo è l'interno. Abbiamo passeggiato lungo le numerose e vivaci vie pedonali e siamo tornati in camper.
Volevo andare al birrificio della Achel, sotto Eindhoven, ma una volta giunti a destinazione non abbiamo trovato praticamente nulla, partendo dalle poche indicazioni stradali, e l'abbazia non è visitabile. Delusione completa. In un'ora ci siamo spostati a Kinderdijk, dove si trova un complesso di 19 mulini, alcuni anche disposti in sequenza, rendendo unico e suggestivo il paesaggio. Abbiamo parcheggiato, scaricato le bici e ci siamo recati pedalando fino sotto ai mulini. Tutto il percorso per vederli è ciclabile. E' stato bellissimo.
Arrivando c'erano nuvoloni neri in cielo, ma magicamente il vento ha spazzato via quasi tutto, concedendoci un po' di sole. La felpa comunque io non l'ho mai tolta oggi. Abbiamo provato a telefonare ai campeggi di Amsterdam, ma erano pieni, così abbiamo preferito allungarci un po' di più questa sera, fino a Giethoorn, la Venezia del Nord (una delle tante). Avevo telefonato e avuto conferma della disponibilità per dormire nell'area di sosta, automatizzata, di Bodelaeke. Arrivando, si vede oltre il fiume l'area, con parcheggiati i camper. Abbiamo provato a raggiungerla, superando il fiume, ma se ne trova prima un’altra, in realtà piena, o forse avanzava un posto all’ingresso, ma Marco ha preferito proseguire e tentare di raggiungere quella vista. Effettivamente si arriva ad una sbarra automatica, ma non si capisce subito cosa fare. Poco distante c'è la cassa con le indicazioni. Bisogna entrare a piedi e scegliere la piazzola, tornare alla cassa, inserire la targa, la piazzola, qualche ulteriore indicazione e poi pagare. Viene rilasciata una tessera da avvicinare alla colonnina di fianco all'ingresso per aprire la sbarra. La stessa tessera serve anche per aprire i bagni, comodo e ingegnoso, servirebbero solo più indicazioni, più facilmente leggibili ed accessibili.

Giethoorn - Enkhuizen - 11/Aug/2018

Questa notte ha piovuto, ma al nostro risveglio il ciclo era azzurro. In realtà per via del vento, il meteo è molto variabile, passando dal sole, alle nuvole, a due gocce d'acqua e poi ricomincia. Con la magica tessera automatica, abbiamo sfruttato i bagni e poi il carico/scarico dell'acqua. Comodo ed efficiente. Ci siamo spostati al parcheggio Zentrum ed iniziato a piedi il giro per i canali ed è bellissimo, romantico, riflessivo e alle 10 c’era poca gente.
Marco ha individuato la barca che voleva guidare, di legno, e siamo andati a chiedere: 18 € per il giro classico, a senso unico nei canali centrali ed una parte di lago, e tutto in un'ora. Per il doppio del tempo era possibile aggiungere una parte più naturalistica. Una volta partiti ho tempestato di foto le case, con i tetti di paglia, ed i ponticelli, fantastico.
Abbiamo incrociato solo qualche barca ogni tanto.
Arrivati al lago, ha iniziato a piovigginare, quindi abbiamo rinunciato all'idea del giro più ampio, su cui per altro ero poco convinta, e siamo rientrati nel canale principale. Arrivando al momento della restituzione della barca, il traffico si era intensificato, fastidiosamente.
Abbiamo ripercorso a ritroso, a piedi, i canali, per tornare al camper e per qualche ultimo scatto.
Nel frattempo le barche si sono moltiplicate, aggiungendo urla e schiamazzi e togliendo quello che di magico concedono le prime ore del mattino.
Tra le tre cittadine del nord che avremmo potuto visitare, ho scelto Sneek (le altre erano Groningen e Leeuwarden), per ammirare la Waterport, la porta d'acqua, un ponte coperto da arcate di mattoni rossi del 1613, su cui svettano due torri ottagonali.
Accanto si trova un altro ponte, mobile, che si solleva al passaggio delle barche, affascinante.
Avevo letto che qui c'era anche il paesaggio dei mulini a vento; siamo entrati in una libreria e comprato una mappa con indicati fari e mulini a vento, che subito abbiamo sfruttato per andare in cerca di alcuni mulini della zona.
Sono stata indecisa se andare sull'isola di Texel, ma ho visto che domani è previsto brutto lì, quindi ho evitato, essendo già stati la volta scorsa, senza restarne affascinati. Ci siamo diretti a Enkhuizen, passando ancora da un mulino a vento. I due campeggi indicati erano pieni, quindi ci siamo dovuti spostare di qualche chilometro, arrivando a un parcheggio di un vivaio, o simile. Ci sono diversi stanziali e qualche camper... strano posto.

Enkhuizen - Amsterdam - 12/Aug/2018

Avendo Enknuizen 2 stelle touring, ho voluto ritornarci, benché il diario di viaggio... di ben 17 anni fa (correva l'anno 2001... una vita!) non fosse degno di nota. Abbiamo trovato parcheggio tra Molen Weg e Noorder Boeren Vaart, vicino ad un supermercato, con possibilità di sosta di 3 ore. Siamo stati al Westerkerk, la chiesa gotica centrale con accanto, separato un campanile in legno del 1519. Abbiamo proseguito sulla strada principale, pedonale, Westerstraat, ma essendo domenica mattina era tutto chiuso e quasi deserto. Siamo arrivati al municipio, ma è insignificante. Infine abbiamo raggiunto il porto con un possente torrione, Dromedaris, del 1540 e accanto un ponticello di legno che si apre al passaggio delle barche, operatore manuale che richiede la presenta fissa di una persona che possa regalare il traffico, marittimo e pedonale.
Volevo anche tornare a vedere il museo all'aperto, che mi piace sempre molto, il Buite Museum, alle spalle del municipio. Avendo messo il disco orario di 3 ore, abbiamo temuto di non farcela, così abbiamo spostato il camper, lasciandolo poco prima del campeggio cittadino e proseguito a piedi. Il museo è davvero bello, raccoglie più di cento vecchie case, provenienti da diverse località olandesi, a formare un vero e proprio paese, con mulino, chiesa, negozi, la fornace e ci sono tante barche ormeggiate nel porto.
Questa mattina, dopo le 10, avevo chiamato il campeggio di Amsterdam De Badhoeve e riservato un posto. Terminata quindi la visita del museo ci siamo indirizzati al campeggio. Ci siamo resi purtroppo conto, arrivandovi, che era un po' fuori città, 9 km e non c'erano mezzi per raggiungere il centro, se non la bicicletta, così abbiamo preferito lasciare il posto e tentare da un'altra parte. Abbiamo provato con il camping Vliegenbos, che non mi rispondeva al telefono, ma erano al completo. Ci hanno suggerito di andare al Gaasper Camping, più periferico, ma con la metropolitana vicino. Effettivamente abbiamo trovato posto ed è meravigliosamente comodo. In pochi minuti a piedi si è al capolinea di una delle tre linee della metropolitana, che conduce, all'altro capolinea, alla stazione centrale. Abbiamo preso il biglietto da 24 ore a 7,5 €/CAD ed è iniziato il nostro giro. Dato che ad Amsterdam siamo già stati, visitando i musei, di cui non sono particolarmente amante, questa volta li abbiamo saltati. Abbiamo percorso la via pedonale Nieuwendijk e visto un negozio che proponeva tour guidati. Eravamo interessati a quelli sui canali ed abbinandone un altro, c'era lo sconto. In lista c'era l'Heineken Experience, che ci era molto piaciuto e dove volevamo tornare, così ne abbiamo approfittato. Per domani il meteo dava acqua, quindi il giro sui canali l'abbiamo voluto prenotare subito, da lì a 40 min, mentre l'Heineken l'abbiamo fissato per domani alle 10.30. Siamo arrivati sino a Dam, la piazza principale, su cui si affaccia il Palazzo Reale, Koninklijk Paleis, e la basilica tardogotica chiamata "la chiesa nuova", Nieuwe Kerk, quindi ci siamo recati davanti alla stazione, da cui partono i traghetti della società Lovers, la compagnia che ci ha guidato lungo i canali per un'ora con spiegazione, anche in italiano, dei punti principali.
Al termine abbiamo ripreso il nostro cammino lungo le vie centrali, fino al Begijnhof, quartiere medievale ormai chiuso e ci siamo fermati a cena nel ristorante che si trova a pochi passi, da Tomaz, che si è rivelato una piacevole e gradita sorpresa.
Nell'attesa del buio, così da vedere la città illuminarsi, abbiamo percorso le vie dei canali, tra l'Herengracht e Vijzelstraat e siamo poi risaliti fino alla famosa zona rossa, tanto nota per le ragazze in vetrina.
Sono rimasta impressionata dall'affollamento e dalla vivacità della zona, piena di locali che si alternano alle vetrine e vedi passare ogni genere di persone, dai clienti interessati, alle coppie e persino le famiglie. Alla fine si vedono solo ragazze in vestiti succinti o con l'intimo.
Qualche ultima foto ai canali illuminati e siamo tornati alla metrò e da lì al campeggio.

Amsterdam - Zeeland - 13/Aug/2018

Ieri sera mi sono dimenticata di puntare la sveglia, ma per fortuna Marco si è svegliato dopo mezz'ora. Alle 10.30 avevamo la prenotazione all'Heineken. Siamo scesi, con la metropolitana, alla fermata Weesper plein e proseguito a piedi. La visita, in confronto al passato, è meno interessante e per quanto interattiva, poco avvincente. Ricordiamo una sala in cui sembrava di essere una bottiglia e seguire il suo percorso, dall'imbottigliamento alla spedizione, e si sentiva sotto i piedi, in maniera forte, la sensazione di movimento. Oggi è simile, ma il movimento è quasi nullo, avendo perso la caratteristica principale. Belli gli enormi bollitori / cisterne, che venivano utilizzati in passato.
Divertente le stanze dove si può personalizzare una bottiglia Heineken con una scritta a ritirarla al termine del Tour, piuttosto che farsi selfie o foto che vengono inviate alla propria mail. Al termine c'è la degustazione di 2 birre... a stomaco vuoto, quindi poi eravamo abbastanza allegri!
Al negozio, oltre a ritirare la nostra bottiglia con la scritta M&M 2018, ne abbiamo prese altre 4 con coperture colorate e soprattutto mai viste. Da qui, ridendo come stupidi, siamo andati per pranzo all'Hand Rock Café, poco distante, pasteggiando con un'altra birra e poi abbiamo fatto il consueto acquisto di magliette. Per tornare in centro siamo passati dal mercato dei fiori, Bloemenmarkt, ma di fiori ce ne sono pochi, perché ovunque domina la vendita dei bulbi di tulipani, che ovviamente abbiamo acquistato. Infine siamo stati al Begijnof, un piccolo quartiere dove vivevano le beghnine, donne non sposate o vedove dedite alla preghiera e all'assistenza agli anziani, con vecchie case (o ricostruzioni) a un cortile centrale a giardino.
Tornando alla stazione siamo ripassati dalla Dam, la piazza principale, e dalla "chiesa vecchia" Oude Kerk, il più antico edificio religioso della città.
Abbiamo fatto gli ultimi acquisti, una sosta da Starbucks, nell’attesa dell'apertura a Milano, e abbiamo fatto rientro in camper, comprando un biglietto da un'ora, essendo scaduto quello delle 24 h.

Zeeland - Lovanio - 14/Aug/2018

Lasciamo Amsterdam in direzione Delft per comprare una ceramica bianca e blu.
Abbiamo impiegato quasi un'ora per trovare parcheggio, perché nella cerchia interna alla città sono
tutti parcheggi a pagamento, ma non si possono usare le monetine, solo carte del circuito Maestro.
Fino a mezzo giorno non si paga, ma essendo arrivati alle 11.15 avremmo voluto iniziare a pagare, ma non ci siamo riusciti.
Ci siamo spostati ed avremmo voluto parcheggiare davanti a una casa. E' uscito il proprietario e ci ha spiegato che lì serve una licenza o serve essere invitati e ci ha dato indicazione dove lasciare il camper senza pagare, poco lontano, ovvero sulla Aan't Varlaat, vicino all'ospedale, sotto gli alberi. Troppo faticoso trovare parcheggio qui!!
Siamo stati alla Oude Kerk, chiesa vecchia, del 1246, percorso l'Oude Delft, il più antico canale, dove ci siamo fermati a fare pranzo; e proseguito fino alla Oostpoort, del 1400, unico resto della cinta muraria, tra due piccole torri ottagonali.
La cosa che mi ha colpito è che durante tutto questo percorso non abbiamo visto un solo negozio di ceramiche.
Siamo tornati verso il centro ed in particolare sulla Markt, dove ricordavo i negozi e così è infatti. Ce ne sono diversi di ceramica e quello che vende il formaggio, così abbiamo potuto dedicare un po' di tempo allo shopping.
Questa alla fine è la piazza più bella, tra il municipio, Stadhuis, con facciata in arenaria in stile rinascimentale, e la Nieuwe Kerk, la chiesa enorme, con una magnifica torre alta 108 m che sovrasta completamente la piazza.
Siamo ripartiti con l'intenzione di andare verso la costa ed in particolare arrivare a Middelburg, nello Zealand. Quando mancavano 40 km abbiamo trovato una zona dove volavano i kitesurf, così ci siamo fermati negli enormi parcheggi alle spalle della spiaggia per fare un po' di fotografie e deciso di trovare un campeggio nelle vicinanze, così se domani mattina ci sarà bello, potremo giocare con l'aquilone.

Lovanio - Bruxelles - 15/Aug/2018

Dopo un primo giro in camper fin quasi alla cattedrale di Mechelen alla ricerca di un parcheggio adatto
alle nostre dimensioni, siamo tornati vicino al Casinò, otre la Kesbeeck Str. Essendo ferragosto non si paga.
Siamo arrivati alla cattedrale di S. Rombaldo, con la particolare torre, belfort, alta 97 mt e rimasta incompiuta.
Subito oltre si trova la bella piazza centrale, Grote Markt.
Oggi c’era un ritrovo di auto d'epoca che si sono parcheggiate proprio in piazza, sotto il bel municipio.
La guida segnalava i palazzi antichi lungo l'Haverwerf, ma sono poco significativi.
Abbiamo proseguito fino alla Brusselpoort, l'unico resto delle antiche fortificazioni, una porta affiancata da due grandi torrioni con copertura conica.
Per tornare al camper siamo passati dalla chiesa di S. Giovanni, e dall'Hof van Busleyden, un bel palazzo rinascimentale.
Abbiamo avuto un po' di pioggia sottile all'inizio della visita, sole durante il pranzo in un locale sulla piazza principale e per il resto il cielo è rimasto nuvoloso.
Ci siamo successivamente diretti a Lovanio, Leuven, dove vive per altro un nostro conoscente della Toscana e con cui ci siamo massaggiati in queste settimane per suggerimenti turistici e per vederci una volta arrivati in loco.
Abbiamo facilmente trovato parcheggio sulla Erasme Ruelens vest ed essendo già le 16.00, ci siamo diretti prima alla chiesa di S. Pietro, Sint Pieters kerk, che avrebbe chiuso alle 17.00.
In realtà arrivati in piazza si viene distratti dalla maestosità del municipio, Stadhuis, rivestito totalmente da nicchie, statue, pinnacoli e torricelle, veramente bellissimo.
Siamo riusciti ad entrare in chiesa, in cui parte è chiusa per restauro, ma spicca comunque un pontile gotico del 1488 che separa il coro dalla navata.
Infine siamo andati al Groot Begijnhof, il grande Beghinaggio, una città in miniatura con un canale, una chiesa e belle case del xv sec., dove vivevano le beghine, ovvero le donne dedite alle opere pie.
Siamo quindi andati alla ricerca del campeggio, ma, uno non esisteva, l’altro era solo per stanziali, così ci siamo dovuti allontanare di più, circa 15km da Lovanio, ma abbiamo trovato.
Il nostro amico Filippo e la fidanzata Alessandra ci sono venuti a prendere verso le 19.30 e siamo tornati in città per cena. Ci hanno portato alla Brasserie Domus ed abbiamo potuto assaggiare piatti tipici, accompagnati da una discreta birra.
Abbiamo poi fatto due passi per la città, rivedendo lo splendido municipio illuminato, nonché le vie vivaci dei locali ancora popolati, alle 22.00 passate.
E 'stata una bella serata, diversa, che ha dato un po' di socialità alla nostra vacanza.

Bruxelles - - 16/Aug/2018

Prima difficoltà nell'andare a visitare una città con il camper è il trovare parcheggio. In questo viaggio sto segnando, sulla mappa della città presente sulla guida touring, le cose da vedere ed in base alle zone verdi o ai canali nei dintorni cerchiamo parcheggio ed è andata abbastanza bene, fino ad ora.
Per la visita di Bruxelles avevo impostato la zona dei giardini botanici e c'era anche parcheggio, ma solo per 2 ore. Abbiamo quindi telefonato all'ufficio del turismo e ci avevano consigliato Boulevard Pacheco, poco distante. Mentre cercavamo sulla mappa l'informazione, ci stavano facendo la multa, ma forse siamo riusciti ad interromperlo in tempo, spiegandogli la situazione.
Sulla Boulevard Pacheco, la maggior parte dei parcheggi è per i bus, ma abbiamo trovato sulla Rue de la Banque, impostando 5 ore.
Poco oltre si trova la chiesa a St. Michel, con una bella scalinata di accesso e due torri gotiche a sovrastare la piazza. All'interno risaltano le belle vetrate colorate.
Abbiamo scelto di andare ai monumenti più lontani: siamo passati da piazza Reale, palazzo di Giustizia, preso un ascensore che ci ha fatto scendere di livello stradale, ammirando i murales sparsi per la città, fino a Porte de Hal, un torrione a ferro di cavallo, unico resto delle mura fortificate della città.
Risalendo abbiamo visto la Mameken Pis, la piccola fontana barocca, dove l'acqua sgorga da una piccola statua di un ragazzo che urina. Si trova all'angolo di una via ed era affollato di turisti per le fotografie.
Finalmente siamo arrivati sulla piatta centrale, Grand' Place, il cui pavimento era ricoperto da un milione di begonie a comporre un tappeto di 1.800 m2, rendendo la già bella piazza ancora più scenografica.
Il municipio gotico, con splendida torre, domina il lato sud, ma anche gli altri palazzi attorno sono di notevole bellezza.
Ci siamo fermati in uno dei tanti bar con i tavolini all'aperto per pranzo e scoperto poi al primo piano una bella vista sulla piazza.
Siamo quindi tornati al camper per spostarci di qualche chilometro e vedere l'Atomium, costruzione del 1958 in occasione dell'Expo. Si compone di 9 sfere di acciaio di diametro di 18 m, collegate con tubi d'acciaio lunghi 29 m. E' alto 102 m.
Secondo me merita solo dall'esterno, perché il panorama dall'alto non è interessante ed anche le sale espositive interne sono abbastanza insignificanti.
Ci siamo fermati a dormire poco lontano dalla città, essendo comunque stata una giornata lunga e intensa.

Bruxelles - Bruges - 17/Aug/2018

Abbiamo parcheggiato a Gent in una strada laterale alla Frere Orban Laan, passati dalla poco significativa chiesa di St. Pieters e saliti lungo la Veld Straat ad a seguire la Graslei, una banchina sul fiume con bei palazzi attorno.
Siamo arrivati al Castello, Het Gravensteen e siamo entrati per la visita. Abbiamo fatto il giro di ronda e visitato le varie parti dell'imponente maschio, come le prigioni, gli appartamenti, la sala d'udienza e le cantine, carino.
Successivamente siamo andati al Municipio, molto particolare, una parte più antica in stile gotico, con sculture e statue, ed una più recente, in stile rinascimentale con colonne scure.
Accanto si trova il belfort, una torre alta 95 m, sormontata da un drago segnavento del 1380 e dall'altro lato la cattedrale di S. Bavone, Sint Baafskathedraal, edificio gotico con belle cappelle che corrono attorno all'altare.
Ci siamo fermati a pranzo nella piazza antistante per poi tornare al camper percorrendo la Limburg, una strada con bei monumenti medievali.
Siamo quindi partiti per Bruges.
Abbiamo provato ad andare in campeggio, ma era al completo. Ci hanno dato il riferimento di un altro a circa 11 Km, dove ho chiamato e prenotato. Potendo arrivare entro le 21 abbiamo lasciato il camper parcheggiato sulla Buiten – Bonin - Vest ed iniziato la visita.
Siamo entrati dalla Gent Poort alla chiesa di Nostra Signora, Onze Lieve Vrouwkerk, purtroppo in restauro esternamente ed internamente.
Accanto si trova il bel palazzo che ospita il Gruuthuse Museum con un bel cortile sovrastato dalla torre della chiesa di Nostra Signora.
Incantevole la piazza del Mercato, sia per i palazzi che per l'Hallen, palazzo del mercato, del 1248, sovrastato dall'imponente belfort, torre alta 83 m.
Siamo arrivati allo Spiegelrei, riva degli Specchi, con case vecchie sulle due rive.
Ad attirare l'attenzione è la balena che emerge dall'acqua con un bel salto, che sembra essere un grande mosaico.
Siamo tornati in piazza per andare al municipio, ma c'era davanti un palco a coprire la bella facciata.
Siamo andati al famoso pub Brugs Beertije in una via insignificante ed anche il locale stesso è squallido, ma offre una scelta di circa 300 tipi di birre.
Siamo tornati in piazza per arrivare a vedere un ulteriore scorcio di canale, sulla Rozenhoed kaai e poi siamo tornati al camper.
Purtroppo le aspettative su questa cittadina sono state disattese. Bruges ha sì diversi canali, ma sono, a mio avviso, poco sfruttati, senza fiori a dare colore, per la maggior parte, senza locali a dare vita, e con poche barche ad animare la riva. Dovrebbero imparare di più dall'Olanda.

Bruges - Calais - 18/Aug/2018

Durante la preparazione del viaggio avevo letto che a Oostende, lungo la costa del Belgio, ad agosto, ci sarebbero state le sculture di sabbia. Essendo stati anni fa a Travemunde, fuori Amburgo, ed avendo trovato fantastiche sculture di sabbia ho istantaneamente deciso di voler vedere anche queste.
Abbiamo parcheggiato alle spalle della spiaggia, vicino alle Terme, e fatto una passeggiata sul lungomare, finché le abbiamo trovate. Il tema è la celebrazione dei 90 anni di Mickey Mouse e ci sono le sculture di più famosi cartoni e film della Disney, Pixar, Marvel e star Wars e dal 2010 questo evento è entrato nel guinness dei primati per la numerosità delle sculture.
Ci sono un paio di castelli che sono sculture complete, mentre le altre sono blocchi di sabbia scolpiti su due lati, da Winnie the Pooh, Pinocchio, la Bella e la Bestia, ad Iron Man, star Wars, Spiderman. Molto carino.
Con questa tappa abbiamo concluso le visite del Belgio e ci siamo spostati in Francia, a Calais per vedere le famose scogliere, sia lato francese che lato inglese.

Calais - - 19/Aug/2018

Uscita molto presto questa mattina dal camper (9. 15) per andare in bici al ferry a prendere il traghetto per Dover, in Gran Bretagna. Purtroppo abbiamo sbagliato strada ad una rotonda e fatto il giro più lungo, ma avevamo margine. Una volta arrivati agli ingressi, non è stato facile capire quale fosse quello corretto per le bici ma c'erano i sorveglianti che via via ci hanno indirizzato. Ieri sera abbiamo acquistato i biglietti sul sito DFDS, una delle due compagnie navali che percorre la tratta Calais – Dover, avanti e indietro, ma siamo riusciti ad inserire solo due persone e una bici, la seconda non siamo riusciti, quindi oggi, dopo aver fatto la frontiera francese, poi quella inglese, in fila dietro le auto, siamo arrivati ai check in e pagato per la seconda bici. Pensavamo che il costo fosse essenzialmente per i passeggeri, e poco per le bici, dato che non ingombrano, ma così non è, anzi il contrario. Siamo finalmente riusciti a salire e trascorrere seduti l’ora e mezzo di viaggio. La nave era molto affollata, per via di alcuni pullman di giovani scout.
In procinto di arrivare a Dover, si vedono benissimo le scogliere, ma c’era un forte vento, che alzava gocce d’acqua. Siamo scesi per ultimi, ma l’uscita è stata più semplice perché il percorso delle bici è ben segnalato da una coloratura rossa per terra.
Siamo andati in centro, all’ente del turismo, per farci dare qualche mappa e suggerimento. Per salire alle scogliere abbiamo seguito il percorso pedonale. Dove ci sono le scalinate, accanto di trova la striscia per far salire le bici. Si arriva al gate di accesso e devono pagare solo le auto per il parcheggio. I pedoni e le bici no. Abbiamo comunque anche noi dovuto parcheggiare e proseguire a piedi. Si percorrono un paio di chilometri nella brughiera, ma già prima si gode un bel panorama sulle famose scogliere.
Il cielo purtroppo era nuvoloso e c’era anche molto vento. Siamo arrivati fino al faro e rientrati da una strada più diritta, per poi riunirci alla precedente e passare da un punto panoramico più basso, saltato all’andata, e forse il piu' meritevole perché consente uno scorcio laterale delle incredibili scogliere.
Per tornare al porto abbiamo scelto la strada normale, quasi tutta in discesa, tranne un pezzo in salita che mi ha fatto morire.
Ci avevano detto che avremmo potuto prendere il traghetto prima o il traghetto dopo ed abbiamo deciso,
avendo tempo, di anticipare.
Abbiamo nuovamente seguito il percorso per le bici e ci siamo recati in testa alla nostra corsia di salita. Essendo presto, siamo anche riusciti ad andare a fare pranzo / cena da Burger King.
Nella nostra fila c'erano altre 3 bici che dovevano salire, erano tre italiani, volati a Londra con le bici e stavano poi scendendo fino a Roma….grandi!
In partenza ho fatto nuovamente un po' di foto alle scogliere, miracolosamente illuminate dal sole.
Il tragitto di uscita dal porto è stato guidato da un furgoncino che ci ha condotti all'esterno. Abbiamo
salutato i 3 italiani e siamo tornati in campeggio. Quest’ultimo tratto è stato per me il più faticoso, vedevo come un miraggio l’arrivo, ma sono rimasta molto soddisfatta dalla giornata in bici.

Calais - Mont San Michel - 20/Aug/2018

L’intenzione era, una volta usciti dal campeggio, andare a vedere le scogliere di Calais. Purtroppo il parcheggio aveva la barra alta per non far accedere i camper e non c'è altro posto dove fermarsi, quindi abbiamo dovuto rinunciare a proseguire. La destinazione della giornata era Mont Saint Michel, circa 470 km di viaggio, ma l'abbiamo spezzato fermandoci in due abbazie.
La prima, Abbaye de Jumieges, conserva solo parte di rovine, ma alcune mostrano comunque l'imponenza che possedeva e resta ancora carica di fascino.
Significativa la facciata con le due torri quadrangolari e la navata a cielo aperto.
Ci siamo spostati di 11 km alla Abbaye de St. Georges, ma non l'ho trovata particolarmente significativa e siamo partiti dopo poco.
Alle 18.00 siamo invece finalmente giunti a Le Mont Saint Michel. Lo si vede già 5 km prima, dalle campagne, e si resta affascinati.
Purtroppo abbiamo scoperto non esserci più il parcheggio sotto il monte ed hanno creato un’area apposita con tantissimi parcheggi a circa 2 km e collegati con una navetta gratuita che fa la spola dalle 7.30 alle 24.00 circa. Superata la delusione iniziale, alla fine è andata bene uguale.
Abbiamo fatto tante foto prima di entrare, con la bassa marea e speravamo di vederla anche un
po' cambiare, ma così non è stato, perché in questi giorni l'alta marea e alle 2 - 3 di notte e 15 - 16 del pomeriggio, ma con il quantitativo di acqua più basso di tutto il mese di agosto.
Abbiamo girato in lungo e in largo il castello, scattato foto dai vari angoli, benché il meglio sia sempre dall'esterno, e siamo andati a cena, nello stesso ristorante della volta scorsa "La Mere Poula" per rimangiare il loro piatto tipico, l'omelette, che rimane spumoso e soffice.
Una volta sceso il buio, abbiamo ripercorso alcune viette per notare le differenze con l'illuminazione artificiale, ma soprattutto abbiamo potuto godere all'uscita dello spettacolo dell'abbazia e del monte tutto illuminato, bellissimo e scenografico, da guardarlo per ore estasiati.
Siamo poi riusciti a salire sulla seconda navetta e tornare al camper.

Mont San Michel - Cancale - 21/Aug/2018

Uscita in fretta dal camper questa mattina, alle 7.30, per scaricare le bici ad andare a verificare se per caso ci fosse un po' di alta marea a coprire la terra alla base del Monte, ma così non è stato, era esattamente come ieri, sebbene la bassa marea fosse prevista alle 9.45.
Abbiamo legato le bici fuori dalla porta di ingresso e fatto un bel giro delle mura, che ci era mancato ieri sera.
Una volta terminato e soddisfatti della visita, ci sanno fermati a fare colazione e poi siamo rientrati in camper.
Per quanto vicino, abbiamo impiegato un'ora per arrivare a Cancale, ultima tappa della costa e cara ai nostri ricordi.
La marea era bassa e le barche nel porto erano tutte emerse e dolcemente inclinate sulla sabbia.
Siamo arrivati fino in fondo, dove ci sono gli allevamenti di ostriche, quindi ben visibili e raggiungibili.
Ci sono anche diverse bancarelle di vendita diretta. Marco per 8 euro ha mangiato 12 ostriche, con limone. I gusci vanno buttati poi sulla battigia. Ci siamo poi spostati dove avevamo mangiato anche l'altra volta ed ordinato finalmente la galette, la crepe salata, con uovo, prosciutto e formaggio. Ottima.
Nel frattempo la marea è tornata a salire e le barche a galleggiare.
E' uno strano ed affascinante spettacolo l’osservazione della marea.
Ci siamo quindi fermati per un po' di relax in campeggio.

Cancale - Parigi - 22/Aug/2018

Giornata di viaggio per spostarci da Cancale ad Euro Disney, dove andremo poi domani.
Essendo però arrivati per le 15, decidiamo di prendere il treno ed andare a rivedere Parigi, facendo, anche qui, le tappe a me più care.
Normalmente il treno che parte da Eurodisney, fermata Marne la Vallée, arriva fino in centro, ma in questo periodo ci sono i lavori, quindi ferma a Nation e poi serve prendere la metropolitana. Siamo scesi a Charles de Gaulle Etoile, per vedere l'arco di Trionfo e da lì abbiamo percorso tutti gli Champs Elysees, passando da Place de la Concorde, con il suo imponente obelisco in granito rosa con la cima dorata, fino al Louvre.
Abbiamo percorso un tratto lungo la Senna, fino ad arrivare all'Ile de la Cité, dove si trova la Cattedrale di Notre Dame.
Quindi è partita una strenua ricerca della vietta vivace e piena di locali, in zona Quartiere Latino, dove eravamo già stati un paio di volte a mangiare. Seppur stanchi ed assetati, Marco non ha desistito ed è riuscito a ritrovarla, vicino a Place St. Michel e nello specifico Rue St. Severin. Golosamente per cena ci siamo concessi la raclette, avendo saltato il pranzo, sempre molto buona, come quella che mangiamo di solito a Chamonix.
Abbiamo poi preso la metropolitana linea 4, siamo scesi a Raspoil, incrociato la Iinea 6, per arrivare Bir Hakeim ovvero alla Tour Eiffel.
Come sempre la Tour Eiffel illuminata è un grande spettacolo, fa restare a bocca aperta.
Siamo arrivati fino a Trocadero per vederla meglio e poterla fotografare senza la luce dei lampioni sottostanti. Veramente unica!!
Abbiamo ripreso dopo le 23 passate la linea 6 fino a Nazioni e quindi fatto e cambio con il treno che ci ha condotto, dopo oltre 20 min di attesa, ad Eurodisney. Marco ha subito sfruttato le docce che ci sono accanto al parcheggio dei camper, benché ci sia indicato essere solo per gli autisti ed un simbolo di divieto per i camper, ma a mezzanotte c'era in giro quasi nessuno, quindi non è stato un problema. Io ne approfitterò domani mattina presto.
Dal caldo patito a Parigi, temevamo di non riuscire a dormire, mentre arrivati ad Eurodisney la temperatura è molto inferiore, quindi dormendo con le finestre aperte non abbiano avuto problemi, anzi, è entrato un bel fresco.

Eurodisney - - 23/Aug/2018

Doccia sul presto questa mattina, come previsto, per non avere problemi con gli autisti, ma eravamo in diversi camperisti a sfruttarle.
Siamo poi andati alla ricerca dell’ufficio dove pagare il parcheggio del secondo giorno, ma non è stato facile. Arrivati ai controlli di sicurezza, ci hanno finalmente spiegato che sul retro delle docce ci sono gli sportelli per i gruppi ed è possibile pagare anche il parcheggio.
Coda poi per superare i controlli di sicurezza, coda per fare i biglietti e alle 11 siamo riusciti ad accedere al parco. Ovviamente ci siamo concentrati sulle attrazioni adrenaliniche partendo da Adventurland con Indiana Jones ed il Tempio Perduto, per cui abbiamo anche poi preso i biglietti di fast pass con orario di accesso dopo 1h e mezzo per ripeterla. Quindi siamo andati ai pirati dei Caraibi, più tranquillo e noioso, ma ci ha poi consentito di tornare a Indiana Jones in tempo per usare il fast pass. Quindi siamo passati a Frontier land per fare il Big Thunder Mountain, molto divertente. Prima di ripartire con Discovery land, abbiamo fatto pausa pranzo, ma vedendo persone già sedute sul marciapiede nell'attesa della parata delle 17, abbiamo deciso di sederci anche noi comodamente all'ombra sul marciapiede. Purtroppo poi abbiamo atteso fino alle 17.40, non si è capito per quale motivo, ma è stata carina.
Ci sono ovunque cartelloni pubblicitari della Marvel e dei suoi eroi presenti a Disneyland fino al 30/9,
ma oggi non ne abbiamo visto traccia. Abbiamo poi concluso con le ultime due attrazioni: Star Tours, esperienza 3D a tutta velocità nella galassia, ma non esaltante, e Star Wars Hyperspace Mountain, al contrario esaltante montagna russa, molto svolta al buio e con un giro a 360 °, divertente! Avemmo voluto rifarlo subito, ma la coda era aumentata nel frattempo. Ci siamo avviati all'uscita per ripetere Big Thunder Mountain, ma era fermo, così abbiamo fatto shopping e siamo tornati al camper.

Eurodisney - Chamonix - 24/Aug/2018

Giornata di viaggio da Disneyland a Chamonix, ma con l'aspettativa, questa volta, non della raclette, ma delle terme e del massaggio alle nuove QC Terme di Chamonix, aperte da due giorni. Nella giornata di martedi avevo ricevuto la mail dell'apertura della nuova struttura mercoledi 22 agosto. Avendo da passare proprio da lì per tornare a casa, ho preso la palla al balzo e prenotato l'ingresso alle 18.30 con aperitivo e poi anche massaggio. Siamo arrivati verso le 16. 30 e siamo andati a parcheggiare nella nostra solita area di sosta sotto la partenza della funivia dell'Aiguille du Midi. Avevamo visto che le terme si trovano lungo il fiume a circa 1,7km, così, per tempo, ci siamo incamminati, passando dal centro, sempre più mondano e con tanti negozi nuovi. Purtroppo non c'è la benché minima indicazione, ma seguendo il navigatore, ed allungandola certamente, siamo riusciti a raggiungere l'ingresso, alle spalle del centro sportivo.
La struttura è tutta nuova, ci sono tante zone acqua, una bella piscina esterna, 2 stanze di bagno turco e 3 saune, di cui uno di ciascuno al piano della reception, senza però esserci indicazioni relative. Trovandosi vicino all'area messaggio, l’abbiamo trovato per caso. II buffet è stato aperto dalle 18.30 alle 20.30 e successivamente non era possibile bere tisane, ma solo acqua alle fontane, strano nel mondo QC Terme, dato che la filosofia è reidratare dopo aver fatto sauna e bagno turco. II messaggio è stato rilassante, anche se deboluccio, ma questo è comune alle varie strutture. La chiusura era stata posticipata alle 23, quindi dopo il massaggio delle 21 di mezz'ora, abbiamo potuto proseguire ancora tre quarti d'ora tra sauna e piscina esterna. Le terme sono sempre una buona occasione di relax.
Le Terme più belle restano quelle di Pré Saint Didier ed i bagni vecchi di Bormio. A seguire ci sono quelle di Milano. Elencherei poi i Bagni Nuovi di Bormio e forse a pari merito quelle Monte Bianco a Chamonix,
tenuto conto che queste ultime hanno più piscine esterne.
Con calma e ancora accaldati siamo tornati al camper, passando ancora per il centro, animato in alcune
strade.

Chamonix - Arese - 25/Aug/2018

Sveglia al fresco, 14 gradi esterni e poco più interni. Abbiamo percorso gli ultimi chilometri senza traffico per giungere a casa.
19 giorni di viaggio, abbiamo percorso 4.548 km, toccato 4 paesi (Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Francia) e visitato tantissimi luoghi.
II bilancio non può essere che positivo ed entusiasta.
Abbiamo visto i posti che più ho amato di Olanda e Francia e siamo andati alla scoperta del Belgio.
Purtroppo le aspettative che avevo su quest'ultimo sono ondate disattese. I monasteri trappisti sono per la maggior parte non visitabili. Birrifici non siamo riusciti a vederne, ma consoliamoci, almeno abbiamo bevuto diverse birre. Le città viste sono carine, ma nessuna è riuscita a conquistarmi.
Sono curiosa di rivedere le numerose foto scattate e portarmi nel cuore tutti questi nuovi ricordi.